martedì 4 dicembre 2012

Pietro Benedetti - Udienza del 4 luglio 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.

Presidente: Questa è la 79.  
P.B.: Sì.  
Presidente: "Comparazione fra le impronte di percussione...".  
P.B.: Fra Lo Bianco-Locci e Stefanacci-Rontini.  
Presidente: "... numero 7 Stefanacci-Rontini".  
P.M.: Fra il primo e il settimo.  
Presidente: Stefanacci-Rontini.  
P.M.: Ecco, lei dice, le frecce indicano le identità fra le due impronte. Vogliamo rivederle?  
P.B.: Ecco, vedete queste che sono esattamente di là, questo che è qui, quest'altro che c'è qua. Questi due piccoli avvallamenti, e anche qui tutta questa serie che si riproduce esattamente uguale.  
P.M.: Vogliamo andare ancora avanti?  
P.B.: Ecco, queste sono impronte da espulsione.  
P.M.: Ecco, è uno... il secondo tipo di parametro?  
P.B.: Sì. Lo Bianco-Locci, Baldi-Cambi.  
P.M.: Ecco, identità fra le impronte dell'espulsore in questo caso.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Che era quel cerchietto bianco che lei ci aveva fatto vedere sui bossoli.  
P.B.: Sì, ecco, vedete che ci sono questi due piccoli rilievi, che ci sono qua e qua. C'è questo avallamento qui che si riproduce qui. E anche la forma adesso qui. Forse lei ingrandisca un pochino.  
P.M.: Allarghiamo. Ecco, bene.  
P.B.: E c'è anche questo profilo qua, che può essere poi colto di là.  
P.M.: Effettivamente.  
P.B.: Qui sotto, anche lì.  
P.M.: Anche l'espulsore, almeno in due casi, è...  
P.B.: No, no, anche in più di due casi.  
P.M.: Vogliamo andare avanti? Qui è la foto 94.  
P.B.: È Merlosh, sempre col numero 1 Lo Bianco-Locci.  
P.M.: Sempre espulsore, eh? in questo caso.  
P.B.: Sì.  
P.M.: C'è la stessa che abbiamo visto prima su due omicidi diversi.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Anche qua c'è un'identità. Vogliamo allora vederla?  
P.B.: Ecco, sono sempre...  
P.M.: Cioè sembra la stessa foto di prima; invece, in realtà, sono foto di bossoli diversi. È cosi?  
P.B.: Sì. Ecco, si vede bene qua.  
P.M.: Allarghiamo, per favore.  
P.B.: Provi a rimpicciolire. Mah, se non si riesce a vedere... Questa è un pochino più scura forse, però, ecco, le identità sono queste, di questi rilievi qua.  
P.M.: Ecco, obiettivamente a noi profani sembra la stessa foto di prima.  
P.B.: Vede, qua e qua, questo...  
P.M.: Andiamo avanti.  
P.B.: Questo è un altro espulsore. Stefanacci-Rontini contro Lo Bianco-Locci; è il settimo caso questo.  
P.M.: Sempre l'espulsore. Stesse identità? Vogliamo vede... Ecco.  
P.B.: Ecco, vedete tutto questo profilo qua che si ripercuote, si riproduce ancora.  
P.M.: Bene. Ecco, vogliamo passare a qualche altra impronta identificativa?  
P.B.: Ecco, qui è ripresa l'impronta prodotta dall'estrattore.  
P.M.: Quindi è il terzo elemento di identificazione dell'arma, dal punto di vista balistico. Che qui ci dovrebbe spiegare, magari, dove si trova rispetto al fondello che abbiamo visto prima.  
P.B.: Diciamo che si trova sulla faccia interna, sulla parte cilindrica terminale del bossolo.  
P.M.: Ecco, abbiamo gualche foto di un cilindretto? Perché qui non siamo sulla parte piana terminale, ma sul fianco.  
P.B.: Sì. Diciamo, questa è l'incisione prodotta dall'unghia dell'estrattore che è caratterizzata al suo interno da questo piccolo rilievo – che vedete qua indicato dalla freccia. Questo rilievo si trova anche sugli altri bossoli.  
P.M.: È il terzo segno. Ne vediamo qualche altro?  
P.B.: Sì.  
P.M.: Vogliamo fare un'altra foto, per cortesia. Qui se crede, Presidente, abbiamo anche dei proiettili. Se è necessario, sono a disposizione per farli vedere in concreto anziché in foto.  
P.B.: Questo è il Foggi-De Nuccio.  
P.M.: Quindi è un altro. È la stessa impronta dell'estrattore.  
P.B.: Ecco, vedete che c'è sempre quel segnino lì, all'interno, che...  
P.M.: Ecco, poi magari se vedremo l'arma riusciremo a capire come... Anzi, lei ha fatto un disegno, mi sembra, qua su questa perizia.  
P.B.: Per il modello, sì.  
P.M.: Che ci permette...  
P.B.: Ecco, questa è la stessa foto a colori, vedete questo, si vede un po'...È Baldi-Cambi questo.  
P.M.: Questa è la 104, è l'impronta dell'estrattore sempre.  
P.B.: Dell'estrattore.  
P.M.: Nell'omicidio 4, Baldi-Cambi.  
P.B.: Questa è fatta a colori, e si vede un po' meglio.  
Presidente: Foto 104.  
P.M.: Vogliamo andare avanti.  
P.B.: Queste sono quelle dei proiettili.  
Presidente: Foto 110.  
P.B.: In cui vi sono... ecco, forse bisognerebbe guardare la foto numero 106 come didascalia, che ci consente di vedere il confronto. Ecco… 
Presidente: Leggiamo qui.  
P.B.: Lo Bianco-Locci in alto, e Gentilcore-Pettini in basso; sono le pallottole. Ecco, qui è la riga numero 1 all'interno della quale ci sono queste tre microstrie che sono profonde e hanno lo stesso andamento, la stessa posizione reciproca.  
P.M.: Questi sul proiettile in che punto sono quindi? Le foto?  
P.B.: Sulla riga che noi abbiamo convenzionalmente indicato col numero 1, e non è che venga fuori stampata. Ed è la riga più significativa, che caratterizza, diciamo, tutte le pallottole esplose, che sono comparabili - perché, come ho detto, in due casi non sono comparabili.  
P.M.: Perché sono... questo è il proiettile.  
P.B.: E che ci sono su tutti. È appunto una caratteristica comune che c'è sia sui bossoli, cioè sui proiettili ramati, che sul... in piombo. 
P.M.: Ecco, allora queste sono - perché qua si vede veramente male - sono due foto: una...  
P.B.: Sono due proiettili. 
 P.M.: Ecco, esatto. Ecco, la parte superiore è la foto di un proiettile.  
P.B.: È un proiettile.  
P.M.: A metà della pagi... della foto è un altro proiettile.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Sono messi uno accanto all'altro le foto.  
P.B.: Sono sovrapposte.  
P.M.: Sono sovrapposte. E danno la linearità centrale di quelle frecce.  
P.B.: Sì. 
P.M.: Ecco, quindi l'identità è data dalla continuità di quella riga su due foto diverse.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Bene, abbiamo capito. Sempre proiettili.  
P.B.: È un'altra impronta di rigatura.  
Presidente: Foto 110.  
P.B.: È quella sulla riga che noi abbiamo indicato col numero 4, una retta che si romperà, anche perché i proiettili non è che fossero in buone condizioni.  
P.M.: Sempre proiettile, una riga diversa.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Che ha le stesse caratteristiche. Il metodo, anche se qui si vede meno, sono due foto: una nella parte superiore...  
P.B.: Questo è un proiettile e questo è un altro.  
P.M.: Ecco, e a metà dove poi ci sono le frecce si vede fino a un certo punto, data l'identità...  
P.B.: C'è la linea.  
P.M.: Ecco, ma siccome sono cosi simili, noi la vediamo male. In realtà sono due foto diverse avvicinate; foto di proiettili diversi. Bene, grazie. Vogliamo andare avanti. Stesso discorso. La foto è la 113.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Come dice la didascalia, foto 11: “La riga è stata ripresa con maggiore profondità di campo”.  
P.B.: Questa è un'altra impronta che è caratterizzata da questa riga; qui non si vede molto bene, ma c'è questa microstria molto profonda che c'è su entrambi i proiettili. 
P.M.: Questi sono proiettili che sono stati, per chiarezza, o estratti dai corpi delle vittime o trovati - perché hanno oltrepassato, o sono andati a vuoto - sono stati trovati nel luogo degli omicidi. Quando noi abbiamo sentito gli ufficiali di P.G. che dicevano di aver repertato i proiettili, sono questi qua. Andiamo avanti.  
P.B.: Ecco, questa…  
P.M.: Leggiamo, scusi, la didascalia. È la 121: idem come nella 120, cioè lo stesso omicidio: "La ripresa è stata effettuata con maggiore profondità di campo per meglio evidenziare le microstriature con andamento coincidente". 
P.B.: Ecco, qui vedete che ce n'è un discreto gruppo.  
P.M.: Quindi è un punto diverso, è stato ruotato il proiettile.  
P.B.: Si, si ruota di volta in volta. Su ogni proiettile. Non tutte le righe sono comparate. Però ce ne sono sei. L'arma aveva sei righe.  
P.M.: Ecco. È un buon numero, è una quantità tale da consentire questo tipo di verifica balistica.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Andiamo ancora avanti.  
P.B.: C'era ancora un altro elemento vicino; ecco questa è un'altra.  
P.M.: Leggiamo, scusi, la didascalia che ci aiuta e la 122 come foto. Dove è avvenuta la comparazione fra pallottole repertate negli omicidi De Nuccio, Foggi, Meyer e Rush e dove lei mette in evidenza che le frecce indicano le profonde microstriature con andamento coincidente presente all'interno della riga, che lei ha indicato come 1. Sono effettivamente... qui si vede bene, la luce è tale che ci permette di vedere bene che sono due foto relative ai due proiettili, uno sopra e uno sotto, e le righe sono effettivamente equiparabili. È cosi? 
A.B.: Procuratore, facciamoglielo dire al perito. Che dice?  
P.M.: E be'. Ce l'ha detto finora e io...  
Presidente: Va bene, va bene, signori, forza!  
P.B.: Vedete che qui praticamente il profilo altimetrico delle... diciamo, immaginiamo che sia come, non so, una serie di colline fra loro adiacenti e vedete che qui c'è una depressione, c'è un rilievo; cioè praticamente c'è come un passo che si riproduce sistematicamente. Finché ha lo stesso andamento su entrambe le pallottole. Quello era il primo omicidio e l'altro invece adesso non saprei... Posso vedere la didascalia per cortesia?  
P.M.: Possiamo rivedere la didascalia, scusi?  
P.B.: Ecco, Meyer e Rush deve essere il sesto, se non sbaglio.  
P.M.: Meyer-Rush è il sesto; Foggi-De Nuccio il terzo.  
P.B.: Furono fatte delle comparazioni anche incrociate, cioè la stessa riga, non so, abbiamo comparato Foggi-De Nuccio con Gentilcore-Pettini con Lo Bianco-Locci...  
P.M.: Sì, l'uno con l'altro per far vedere...  
P.B.: La ripetitività.  
P.M.: Abbiamo qualche altra foto che lei aveva evidenziato?  
P.B.: Sì, questa è un'altra foto; poi mentre che si riferisce a un altro...  
P.M.: Idem.  
P.B.: ... omicidio.  
P.M.: Lei dice, è stata effettuata la comparazione più in basso.  
P.B.: Sì, perché si è fatta  
P.M.: In più punti. Vogliamo vederla?  
P.B.: Ecco, anche qui quelle due famose microstrie profonde, vedete? hanno un andamento coincidente.
P.M.: La continuazione in vari punti del cilindro.  
P.B.: Sì, sì.  
P.M.: Anche in senso verticale.  
P.B.: Sì, sì.  
P.M.: Vogliamo andare avanti, se ce ne sono altre? Non ne aveva evidenziate altre. Ecco, io volevo un attimo mostrare... Lei, nell'ultima pagina della relazione ha fatto un disegno con cui evidenzia meglio i punti del percussore, dell'estrattore e dell'otturatore. Se vogliamo, per cortesia, mostrare questo disegno, lo mostriamo almeno... Va be' tanto l'avevo io.  
Presidente: C'è una fotografia. 
P.M.: Ah, c'è una foto! Meglio ancora! Comunque il disegno... Ecco, prima facciamo la foto, via.  
Presidente: La foto 25; 24 e 25.  
P.M.: Questo era il disegno allegato alla relazione, cosi lei...  
P.B.: Questo è un disegno ricavato da disegni che ci ha dato la ditta Beretta, dove viene riprodotto appunto la testata dell'otturatore.  
P.M.: Quindi sulla pistola. Ciò che dalla pistola si produce sul proiettile.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Questo è la parte posteriore del...  
P.B.: La vista frontale dell'otturatore, questa. E questi invece sono...  
P.M.: Questa è la vista frontale dell'otturatore?  
P.B.: Sì. E questo invece è il punto dove batte la punta dell'espulsore; e qui dove c'è l'estrattore.  
P.M.: Quindi i tre segni che lei ci ha indicato, il percussore è quello nel mezzo, l'unghietta che lei aveva fatto nel cerchio bianco è quella a sinistra, e a destra c'è l'espulsore.  
P.B.: Ecco, se guardiamo la foto numero 25... 
P.M.: Sì vede lo stesso disegno, però sul proiettile.  
P.B.: Sul bossolo. 
P.M.: Sul bossolo.  
P.B.: Ecco, qui vediamo, dove c'è l'impronta del percussore... Questa digressione qua è stata fatta perché, a volte, in base ai giochi, può variare da colpo a colpo quella che è la...  
P.M.: Un po' si muove.  
P.B.: ... l'inclinazione, si. Qui c'è l'impronta dell'espulsore, qua.  
P.M.: È quell'unghia circolare concava; convessa, anzi.  
P.B.: Praticamente questo ci dà la possibilità di vedere che le impronte sono, capitano sui bossoli, sui limiti di tolleranza previsti dal progetto. È ancora dell'estrattore.  
P.M.: Quel segno è fatto con la vernice?  
P.B.: Quel segno è fatto con la vernice per indicare che sulla faccia opposta... 
P.M.: Perché è sul cilindro, lei ci ha fatto vedere.  
P.B.: Sì, è sul cilindro. Quindi non si vede sul fondello.  
P.M.: Si vede però la localizzazione sulla circonferenza.  
P.B.: Sì, sì.  
P.M.: È sempre su quel punto lì.  
P.B.: Sì. Ecco qui si vede forse meglio che... qui si vede bene l'impronta dell'espulsore, vedete?  
P.M.: Si vede molto bene effettivamente. Qui ancora, la luce ci consente di vedere che è un'avvallatura. E qui non si vede solo il segno, perché noi l'abbiamo visto.  
P.B.: Sì.  
P.M.: E questo è sul collarino. Signor Benedetti, quindi lei è assolutamente tranquillo nel suo esame nel dire che è sempre in tutti e otto i casi la stessa arma per i motivi che ci ha spiegato?  
P.B.: Certamente.  
P.M.: Molte grazie. Non ho altre domande. 

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