lunedì 30 aprile 2012

Mauro Maurri - Deposizione del 27 aprile 1994 - Quarta parte

Segue dalla terza parte. 

Il testo che segue contiene dettagli espliciti e raccapriccianti. Se ne sconsiglia la lettura a persone sensibili ed impressionabili.  

A.F.: Io vorrei concludere perché non ho concluso, ma è giusto che sia intervenuto il collega a integrare e a chiarire. All'ultima pagina della relazione voi medici legali avete fatto un quadro sinottico: Borgo San Lorenzo-Scandicci. Lei se lo ricorda? E' molto schematico. Tornando allo strumento da taglio e punta, al numero tre di questa tabella sinottica si parla prima della giovane coppia, del tempo novilunio, una; pochi giorni dopo il novilunio, l'altra; luogo, auto, in aperta campagna, auto in aperta campagna. Mezzi: per quello di Borgo San Lorenzo, arma da fuoco a proiettile unico; arma da punta e taglio. Punto. Per quello di Scandicci, arma da fuoco a proiettile unico; arma da punta e taglio con costa. Io non devo chiedere niente, se non la conferma di questo.  
M.M.: Sissignore.
Presidente: Dunque, scusi, Avvocato…
 A.F.: Prego.  
Presidente: Se no qui si fa una grande confusione. È vero che c'è scritto così, ma ieri mi pareva straordinariamente evidente, anche a un profano come sono io, come tutti…  
P.M.: L’abbiamo visto.  
Presidente: Che la costa c'era e come! Perché se no adesso la rivediamo subito.  
P.M.: Anche nel ’64. Allora rivediamola, signor Presidente, così la Corte deve essere...  
Presidente: Vogliamo rivederla? A questo punto, per favore, riprendiamo le foto...  
A.F.: E io chiederei di correggere la perizia...  
P.M.: Così lei ci può dire se sono entrambi...  
M.M.: Però io me la ricordo bene quella di ieri!  
P.M.: E lei ci disse con costa. Ci fece proprio...
M.M.: Sissignore, l'ho indicata io con la mano sullo schermo.
 P.M.: E ci disse da punta e da taglio.  
Presidente: E' quello che dice l'avvocato Fioravanti.  
P.M.: È verissimo.  
Presidente: Qui c'è stata come una differenza, ma evidentemente.  
P.M.: Poi ce l'ha spiegato con le foto che sono uguali.  
Presidente: Se no ritorniamo su quello che abbiamo fatto ieri.  
M.M.: Forse mi sono dimenticato di dire quando parlavo del primo coltello, che anche questo aveva una costa, ma l'aveva, era implicito.  
P.M.: Ecco, non è scritto, ma oggi ci chiarisce che era implicito.  
A.F.: Be', siccome non è scritto io non è che ho i salti pindarici, i voli pindarici. 
P.M.: Ma ce l'ha detto ieri, Avvocato, ce l'ha spiegato ieri. Avvocato Fioravanti ieri ce l’ha spiegato!  
A.F.: Si vede che sono duro. Per capire…  
Presidente: Le novanta coltellate vibrate alla ragazza purtroppo... ci sono, ci sono foto illustrate.  
P.M.: Io non lo so.  
A.B.: Non c’è dubbio che ci sia… Il problema era…  
P.M.: Rivediamo le foto e poi ci leviamo tutte...  
Presidente: Rivediamole.  
A.B.: Mi scusi, Presidente, ma siamo, credo, tutti d'accordo...
Presidente: Ma io non ho da scusare nessuno… Perché se no, se da ieri ad oggi ci dimentichiamo quello che abbiamo fatto...  
A.B.: No Presidente, che siamo tutti d’accordo che quella povera figliola sia stata con duemila coltellate, con un coltello a costola e lama, come si chiama, siamo d'accordo.  
P.M.: Allora non siete d'accordo voi due!  
Presidente: Rimettiamo le foto della Pettini Stefania.  
A.B.: No, siamo d'accordo tutti edue, mi scusi, la domanda era questa, quella che voleva fare e che ha fatto il collega: se l'arma che ha escisso il pube poteva essere diversa da quello che ha fatto questo.  
M.M.: In teoria lo poteva, perché per escindere il pube c'è bisogno solo del filo. Non sappiamo se dall'altra parte ci sia la costola o meno. Certo.  
A.B.: Oh, è questa la domanda!
A.F.: Siccome la domanda mia non era stata compresa, penso...  
Presidente: Riguardiamo la foto che abbiamo visto ieri. Guardi da vicino, però poi venga al microfono per piacere. Dobbiamo mettere un microfono là vicino anche. Lei indica quelle foto. Ecco, quello è il segno netto della costa dell'arma, e quello è il segno della punta.  
A.B.: Ecco, se possiamo vedere dove ha cominciato a disegnare questo signore.  
Presidente: Vogliamo vedere, abbassare, per favore...  
A.B.: Così, per riferircelo a questa... Grazie.  
Presidente: Inquadrare il pube... Ecco.  
M.M.: Mi ricordo, ieri l'abbiamo visto, assolutamente tipiche alla coscia.  
A.B.: Sì, quella della costa e taglio. Però il disegno, volevo, qui delimita già la zona sopra i peli. Comincia da qua, esattamente. Grazie, questo volevo sapere.  
Presidente: Ecco, quindi lei indica, Professore, la prima ferita in zona pubica superiore a sinistra, come quella, secondo lei, iniziale. Mi sembra la costa...  
M.M.: Questo, Presidente, non glielo so dire. Se fosse la prima oppure...  
Presidente: Ecco, ora che ha il microfono, parli lei, per piacere.  
M.M.: Comunque diciamo che tutte e cinque o sei ferite al di sopra del pube, al margine superiore...
Presidente: A raggiera, diciamo.  
M.M.: ... dei peli pubici, a raggiera - ieri dicemmo a concavità inferiore - delimitano geograficamente la parte superiore del pube.  
Presidente: Certamente, questo è un dato di fatto. E l'arma, come lei ha detto, è un'arma punta, taglio e costa.  
M.M.: Quella ferita lassù in alto è tipicamente da punta e taglio, da monotaglienti con filo e costa.
Presidente: Benissimo.  
M.M.: Nessuno di questi angoli è uguale... quello superiore è uguale a quello inferiore: uno è smusso, e uno invece è acuto. Ovunque.  
Presidente: Va bene. Il Consigliere Polvani le vuol domandare una cosa.  
Consigliere Polvani: Vorrrei sapere una cosa, se si potesse rifare un primo piano sulle ferite sul corpo della ragazza. Ecco. Abbiamo visto la ferita che mostra chiaramente l'andamento triangolare della lama, o almeno alcune ferite. Ecco, certe altre ferite però non presentano il medesimo andamento, la medesima forma così tipicamente triangolare.
M.M.: Eh, dottor Polvani, dipende un pochino anche dall'orientamento dei muscoli che sono sotto la cute. Perché naturalnente i muscoli, conservando una certa elasticità anche sul tessuto cadaverico, si deformano o si discontinuano sotto l'azione della lama in maniera diversa. Però se si guardano bene gli angoli della ferita, e sono guelli che contano, vede? qui per esempio è acuto, abbastanza; e questo è più arrotondato. Guardi questo: questo è abbastanza acuto, mentre questo è nettamente più rotondo.  
Consigliere Polvani: Certo.Ecco, però, ad esempio, in quello più a sinistra della ferita più grande, sembra addirittura una ferita rotondeggiante.  
M.M.: Sì, potrebbe sembrare, è vero. Ma è proprio questione del muscolo anche in questo caso qui.
Consigliere Polvani: E ci sono, mi dice lei, delle caratteristice ricorrenti.  
M.M.: Sì.  
Consigliere Polvani: Ecco, va bene.  
M.M.: I piani muscolari sottostanti, secondo la loro direzione, la loro robustezza, condizionano in parte la morfologia del foro.  
Consigliere Polvani: Perché cedono più o meno al taglio. Ho capito. Grazie. 
A.B.: Scusi, eh, su questo punto, abbia pazienza, Professore, però siccome mi sono... mi pare che correttamente il signor Consigliere Relatore ha fatto rilevare che vi sono alcune di queste lesioni che sono abbastanza oblique, abbastanza, come dire, lunghe, oblunghe, mentre altre sono quasi da un punteruolo o da un'arma rotondeggiante, a punta rotondeggiante. È possibile che siano diverse? Lei vede che vi sono alcune ben marcate, oblunghe...  
M.M.: Direi di no avvocato.  
A.B.: ... e altre invece piuttosto...  
M.M.: Se le guardiamo attentamente vediamo che in realtà gli angoli differiscono poco. Guardi anche questa che sembra abbastanza rotonda. In realtà, vede qui? C'è un tratto rettilineo: questa è la costola. Qui invece non c'è il tratto rettilineo.  
A.B.: Ma, Professore scusi, è stata fatta un'indagine sottocutanea, cioè per vedere, se possibile, se è stata fatta, per vedere se ci sono dei lembi ben precisi anche sotto, muscolari?  
M.M.: No. Non è stata fatta se non altro perché le ferite erano 91.  
A.B.: Basta.  
P.M.: O non è stata fatta, Professore, anche perché il dato esterno era già abbastanza evidente? Grazie.
A.F.: Io dovrei terminare, se consente il Presidente.
Presidente: Sì. Però vogliano mettere nel frattempo, mentre lei continua la foto del ragazzo? Quella in cui si vede i colpi al collo? Prego, avvocato Fioravanti.  
A.F.: Nelle pagine che seguono alla sua relazione, quindi nelle pagine conclusive, lei ripete, voi ripetete del Collegio in quattro punti, anzi in cinque punti, il carattere eventuale e la personalità fisio-psichica del responsabile del fatto. Conferma tutti questi punti? Non so se per i Giudici e per i Giurati dovrei rileggerli.
Presidente: A che pagina sono, Avvocato?  
A.F.: Ma è breve, Presidente. È breve.  
Presidente: Ce li rilegga, via.  
A.F.: Ecco, si parla di "Personalità fisio-psichica del responsabile del fatto, anche se ciò non è stato oggetto di preciso, specifico quesito. Primo. Si deve trattare di persona di costituzione scheletrica quanto meno media e di forma muscolare, del pari, quanto meno media, visto che il cadavere della Di Nuccio fu sollevato e trasportato presumibilmente a braccia per un tratto non breve. Due. L'intero episodio si è svolto in un ambito presumibilmente molto breve dal punto di vista cronologico e, vista la complessità delle azioni e dei movimenti, si deve trattare di persona non anziana, dotata di movimenti rapidi e decisi. Tre. Tenendo conto che nessuno degli otto colpi esplosi è andato a vuoto, anche se la distanza fu minima, si deve trattare anche di persona con una certa dimestichezza con le armi da fuoco e che con ogni probabilità non è uno sparatore occasionale. Quattro, si tratta inoltre di persona dotata di abilità non comune nell'uso rapido e preciso di strumenti da taglio o da punta e taglio, quali potrebbero essere trincetti, rasoi, bisturi, comunque molto affilati e monotaglienti. E tale abilità non può che derivare dall'abitualità per ragioni di lavoro o di professione nel maneggiare strumenti come quelli indicativamente nominati. Quinto. Si tratta con ogni probabilità di persona con tare sessuali che possono però risultare anche perfettamente mascherate". Io chiedevo, la persona responsabile di questo fatto potrebbe essere o può essere la stessa persona responsabile del fatto di Borgo San Lorenzo?  
M.M.: Qual è il fatto di Borgo San Lorenzo. Avvocato?
A.F.: Ieri, ieri  
M.M.: Quello di ieri?  
A.F.: Ieri, Pettini.  
M.M.: Sì, potrebbe essere.  
A.F.: Potrebbe essere. Come mai nel primo ha infierito, e l'abbiamo visto poco fa, con novantasei, novantasette colpi di arma bianca; e nel secondo invece si è accontentato di sei sette colpi di pistola e pochi di coltello?  
P.M.: Si è accontentato... Si è accontentato.  
Presidente: Ha preso anche un ricordino...  
A.F.: Tra virgolette, eh!  
P.M.: Si è portato via qualcosa, comunque se si è accontentato...  
M.M.: Avvocato, questo non lo so.  
Presidente: Sono passati sette anni.  
A.F.: Cioè il carattere. Io chiedevo, voi avete fatto una perizia quasi comparativa nelle conclusioni, sui due delitti in merito al carattere o meglio...  
M.M.: Cioè, Avvocato, ora io non lo so perché fra il primo e il secondo caso - chiamiamoli primo e secondo caso,quello di ieri e quello di oggi, tanto per intenderci - ci siano state queste differenze nel determinare lesioni postmortali sui cadaveri dei due ragazzi. È chiaro che non lo posso sapere. È chiaro però anche che questo parere che noi abbiamo espresso è un parere, direi, non vincolante, non certo apoditticamente sicuro. Voglio però solo dire che a parte certe variazioni il comportamento è identico. Ci sono certe variazioni che al limite possono essere marginali. Il fatto che su un cadavere si sia infierito per novanta volte, e su quell'altro invece ci si sia limitati o "accontentati" ad asportare la zona del pube, sono variazioni, direi, sul tema principale. Rimane quello dell'individuo che comunque infierisce ripetutamente e vistosamente su un cadavere femminile.  
A.F.: La mia domanda è d'obbligo, per tuziorismo difensivo: è una sola mano, sono quattro mani, dieci mani? Può essere più di una mano ad infierire?  
M.M.: Direi di no.  
A.F.: Quindi la caratteristica di quei fori che sembrano tutti rotondi ma sono di arma da taglio, sono uguali a quelli della De Nuccio, le due donne soprattutto, e quindi sarebbero, potrebbero anche essere di un'altra mano o di più mani?  
M.M.: Avvocato, io non sono in grado di dire se le ferite provocate su una delle donne siano opera di una mano, della stessa mano che ha provocato le seconde. Diciamo che sono opera di un'arma da taglio che ha caratteristiche morfologiche molto simili nel primo e nel secondo caso.  
A.F.: Ma non uguali?  
M.M.: Molto simili, non necessariamente uguali. Se io l'arma non la vedo, se non la posso confrontare con la morfologia delle ferite, non lo posso dire. È in entrambi i casi un'arma da punta e da taglio, robusta, della larghezza di cui abbiamo parlato ieri, con un filo e con una costa.
A.F.: Mi può rispondere a una domanda, e poi mi metto a sedere, se il Presidente me la accetta? Può essere che una persona anche dotata fisicamente, intellettivamente, possa compiere in pochi secondi o in qualche minuto...  
P.M.: E' una domanda o è una valutazione?  
A.F.: ... o in qualche minuto simili ferocie? Anche complicate in se stesse.  
M.M.: Anche, scusi?  
A.B.: Complicate.  
M.M.: Ma sì. Pochi secondi, certo no. Ma pochi minuti, altrettanto sicuramente, sì.  
A.B.: Professore, lei ha parlato, e ho finito, mi pare ho sentito, 'delirio'.  
Presidente: Prego?  
A.B.: Ho sentito 'delirio', oppure no?  
P.M.: Io non l’ho sentito.  
M.M.: Io non l'ho detto la parola 'delirio'.  
 P.M.: Meno male, grazie.  
A.B.: Probabilme… no… 'Delirio' nel senso... mi sembrava di aver sentito delirio quando si parlava di questo signore che aveva cominciato a fare queste cose, chiunque esso sia.  
M.M.: Io non ho parlato...  
A.B.: Cioè una persona che fa quel tipo di lesioni in quel modo con questa serialità, con questa cadenza, con questa costanza, è persona, così, lei è medico legale, quindi ci potrebbe dare anche un giudizio...
M.M.: Non psichiatra. Medico legale.  
A.B.: Ma, Professore, non è psichiatra, però lei collabora con gli psichiatri. Ne avrà visto, non è un fatto normale questo! Questo non è assolutamente un fatto normale nel mondo.  
P.M.: Ma insomma, un medico legale che ha fatto solo l'autopsia gli chiediamo cose di psichiatria?
Presidente: Ricordo che già queste valutazioni le avevano fatte i medici legali per conto loro, perché non erano state richieste.  
M.M.: Confesso, un po' arbitrariamente.
Presidente: Ora, dire che costui sia una persona normale non mi pare. Ma più di questo non si può dire, tanto meno...  
A.B.: Sì, ma il medico legale l'ha già detto questo, l'ha già implicitamente espresso questo giudizio. Se ce lo ripete. Se ce lo ricorda. Si ricorda che praticamente come vostra valutazione immediata dopo il primo, dopo il secondo, dopo il terzo, dopo il quarto, lei li ha visti quasi tutti, se non tutti, tranne il primo, voi avete fatto una valutazione di un certo tipo di questo personaggio. Ono? Le sembra molto normale questo?  
M.M.: Avvocato, direi che non mi sembra una persona normale…  
Presidente: Altrimenti…  
M.M.: Ma la mia è un'opinione, non dico di un profano, ma certo non di uno specialista nel campo psichiatrico o psico-sessuologico.  
A.B.: No, perché se è normale, tutti i momenti possiamo trovarci con qualcuno che ci spara e ci.. .  
P.M.: Fortuna che di questi normali ce ne sono pochi, forse nel mondo, in Italia senz'altro ce n'è uno solo per ora.  
Presidente: Comunque se questo è nomale, figuriamoci gli anormali allora!  
P.M.: Ecco, era la stessa cosa.  
Presidente: Va bene. Prego.  
A.B.: Grazie. 

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