giovedì 9 ottobre 2014

Luciano Calonaci - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 12 dicembre 1997 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.

P.M.: Cioè, era a tre volumi, come si dice ora.
Luciano Calonaci: Quattro sportelli.
P.M.: Ah, aveva quattro sportelli. E aveva un cofano, una bauliera e il centro macchina. Era a tre volumi, le chiedo, o a due volumi... Sa cos'è la due volumi..
Luciano Calonaci: C'era la guida, accanto il posto, e di dietro altri due posti.
P.M.: Sì. Come forma della macchina...
Luciano Calonaci: Eh, come fo...
P.M.: Ha presente la macchina, com'è un'auto a due volumi, o a tre volumi?
Luciano Calonaci: No, io...
P.M.: Lo sa cosa vuol dire?
Luciano Calonaci: No, io unn'ho neanche presente. A tre volumi, come sarebbe a dire?
P.M.: Tre volumi si intende quella con cofano...
Luciano Calonaci: Familiare?
P.M.: No, cofano davanti, abitacolo e bagagliaio. E due volumi...
Luciano Calonaci: No, no. Dietro c'era due posti.
P.M.: Ho capito.
Luciano Calonaci: Si vide bene, era lunga la macchina.
P.M.: Era lunga. Senta un po', lei dice, ha detto prima, a domanda del difensore: 'capelli bianchi, folti, tagliati a spazzola.' Ecco, io le faccio presente, se è dappoco, eh. Comunque, il 10 settembre, quando lei si presenta alla polizia, dice: 'Capelli brizzolati.'
Luciano Calonaci: Brizzolati, bianchi, sì. Non proprio bianchi bianchi. Si vedeva...
P.M.: Lei, però, ora ha detto i capelli bianchi... Ecco, erano brizzolati.
Luciano Calonaci: Brizzolati.
P.M.: E poi, l'età, gli è già stato chiesto, ce la vuole ridire un attimo?
Luciano Calonaci: Mah, io... l'età, come fo a saperlo? Come fo a giudicare...
P.M.: Lei andò alla polizia, si presenta spontaneamente e dice l'età, circa. Quindi io le dico: siccome lo disse allora...
Luciano Calonaci: Quando io...
P.M.: Eh, sì.
Luciano Calonaci: Io un me lo ricordo, ora, come fo a ricordare...
P.M.: Ecco, benissimo. Le sembrò una persona giovane, o...
Luciano Calonaci: E io...
P.M.: ... o una persona anziana?
Luciano Calonaci: No, giovane no. Una persona di una certa età.
P.M.: L'età mia, grossomodo, più anziana...
Luciano Calonaci: No, anche di più.
P.M.: Anche di più.
Luciano Calonaci: Ora lei l'ha i capelli neri, praticamente, ma un si sa...
P.M.: E infatti cercavo di... Perché è un teste importante. Cercavo di sminuirlo, così. Ho capito. Lei disse all'epoca: "Età 40-45 anni." È così? Lei sa a che ore poi... Ecco, quando seppe dell'omicidio lei?
Luciano Calonaci: La mattina dopo.
P.M.: E si presentò a qualcuno? Come mai si presentò tre anni dopo...
Luciano Calonaci: No, telefonai. Telefonai e presero appunto...
P.M.: Lei si è presentato il 10 settembre '85. Siamo al. . .
Avvocato Filastò: Sta dicendo che telefonò, Pubblico Ministero. Facciamogli dire che telefonò, prima.
P.M.: E io gli ho chiesto se andò da qualcuno. Che telefonò me lo aveva già detto prima, eh? Allora, cominci pure. Non c'è problema. A chi telefonò, se lo ricorda?
Luciano Calonaci: Telefonai in questura.
P.M.: Ecco. E si presentò?
Luciano Calonaci: No, telefonai.
P.M.: No. Si presentò tre anni dopo. Esattamente...
Luciano Calonaci: Sì, mi son presentato due volte.
P.M.: Ah.
Luciano Calonaci: Una volta... un lo so se l'è quella.
P.M.: Questa qui è il 10 settembre '85, l'unica...
Luciano Calonaci: Ecco, e poi un'altra volta. 0 prima, o dopo, non lo so.
P.M.: Ho capito. Ma, nella immediatezza dell'omicidio, appena seppe, telefonò soltanto.
Luciano Calonaci: Sì.
P.M.: In Questura?
Luciano Calonaci: In Questura.
P.M.: O ai Carabinieri, per caso?
Luciano Calonaci: O...
P.M.: Come mai in Questura? O non c'era i Carabinieri...
Luciano Calonaci: Alla Questura, c'è scritto Questura, io telefonai in Questura.
P.M.: Ah, c'è scritto Questura, dove?
Luciano Calonaci: Al telefono, trovai il telefono sull'elenco: Questura. Ho domandato: 'Questura?', 'sì...', ecco.
P.M.: Quindi telefonò a Firenze.
Luciano Calonaci: Sì.
P.M.: Senta, ma nei giorni prima, giorni dopo, non passava mai la Polizia da lì?
Luciano Calonaci: Sì, a voglia!
P.M.: Anche di notte?
Luciano Calonaci: Anche di notte.
P.M.: No, le domando...
Luciano Calonaci: Io...
P.M.: ... lei l'aveva mai vista?
Luciano Calonaci: Io l'ho vista quella sera lì, quella lì.
P.M.: In tutta la sua esperienza di cittadino di Cerbaia, l'ha vista solo quella notte.
Luciano Calonaci: In quella maniera, sì. Perché...
P.M.: In quella maniera...
Luciano Calonaci: Scesi da i' marciapiede e vidi questa macchina della Polizia venire... Ecco, sicché, a quella maniera l'ho vista quella volta. Perché poi l'illuminazione a Cerbaia non c'è sempre, sicché non si noterebbe uguale, ha capito?
P.M.: Ho capito. Che lavoro fa, signor Calonaci?
Luciano Calonaci: Ora sono in pensione.
P.M.: Ma all'epoca?
Luciano Calonaci: Facevo l'artigiano, l'artigiano.
P.M.: Io volevo cercare di capire, appunto, come mai si è presentato tre anni dopo. C'era un motivo? Al di là della telefonata. Perché, nella telefonata, dice: 'telefonai...'
Luciano Calonaci: Perché dianzi non mi avete fatto finire, perché...
P.M.: No...
Luciano Calonaci: ... dice: 'lei, queste cose la se l'ha a tener per sé. ' Allora, se io stavo dicendo come mai, ecco, perché ogni tanto leggevo sul giornale che guesto tizio, detto "il mostro", che... forse gl'era un tizio che era vicino alla Polizia, ci aveva delle...
P.M.: 0 che giornali legge lei?
Luciano Calonaci: Leggo La Nazione, l'ho letto sui libri che lo dicevano...
P.M.: Sui libri?
Luciano Calonaci: L'ha scritto l'avvocato...
P.M.: Quello, mi sembra che il libro l'ha scritto dopo, perché si parla della sua testimonianza...
Luciano Calonaci: Io i libri li vo a ricercare...
Presidente: Va be', va be', va be'...
Luciano Calonaci: Vo a ricercarlo e glielo porto a far vedere. In dove si diceva che sape\^b delle mosse della Polizia...
Presidente: ...insomma, a cercare di portar il suo contributo.
Luciano Calonaci: Sì...
Presidente: Magari lo avessero fatto tutti, le persone che sono al corrente di quei fatti.
P.M.: Certo, certo Eh, infatti...
Luciano Calonaci: A me mi sembrava una cosa non normale e allora dissi: 'andiamo alla Polizia.'
Presidente: Stia tranquillo, lei, stia tranquillo...
Luciano Calonaci: Ha capito?
Presidente: ... lei ha fatto il suo dovere.
Luciano Calonaci: Io non ho fatto ne...
Presidente: Quindi...
P.M.: E' stato molto obiettivo, il signore. Quindi...
Luciano Calonaci: Perché nulla vieta che questo tizio, che è un tizio, il "mostro", avesse l'accesso alle macchine della Polizia, io lo potrei anche riconsocere. Perché? Perché io me ne ricordo, ho ni' cervello...
P.M.: Ho capito, lo ha nel cervello. Però noi gli s'è chiesto di far la descrizione, un ce l'ha fatta.
Luciano Calonaci: Come la descrizione? Che descrizione devo fare? Quanto l'è alto, se gl'è a sedere?
P.M.: No, mi
Luciano Calonaci: E allora quale? Io l'ho visto a maniche corte, l'ho visto...
P.M.: Dice: 'lo posso riconocere...'
Presidente: La descrizione a quello che può fare, è quella che ha detto, andiamo, sennò... eh.
P.M.: Bene, Presidente, non ho altra domanda. E chiedo di produrre la annotazione relativa alle dichiarazioni rese dal signor Calonaci il 10 settembre '85.
Presidente: Altre domande?
Avvocato: Nessuna, Presidente.
Presidente: Senta, volevo sapere una cosa...
Avvocato Filastò: Ma io sì, Presidente.
Presidente: Sì, sì. Dopo, dopo, dopo. Volevo sapere solamente una cosa, signor Calonaci. Lei non si rammarichi delle contestazioni che gli sono state fatte. Perché lei è sicuramente una persona ammirevole.
Luciano Calonaci: Un c'è problema.
Presidente: E, nel suo piccolo, ha cercato di apportare un contributo accertando la verità.
Luciano Calonaci: E poi...
Presidente: Ecco. Quello che non hanno fatto molte altre persone di questo contado, di questo paese che ne sanno molte...
P.M.: Che ne sanno anche di più, Presidente.
Presidente: ... e troppe delle cose. Quindi, stia tranquillo. Senta, volevo sapere una cosa: all'epoca, a Cerbaia, dove lavorava lei, chi vedeva, la macchina dei Vigili Urbani, poi che altro c'erano di macchine?
Luciano Calonaci: A Cerbaia un ci sono macchine lì; ci sono a San Casciano e comuni.
P.M.: Dei Carabinieri?
Presidente: Macchine dei Carabinieri...
Luciano Calonaci: Carabinieri.
Presidente: Polizia privata, c'è Polizia privata?
Luciano Calonaci: No, no...
Presidente: Quelli che fanno i controlli, le ... che so io. Non c'erano questi qui. Va bene. Prego, avvocato Filastò.
Avvocato Filastò: Prima di tutto volevo sapere se aveva firmato un verbale.
Luciano Calonaci: No, mi par di no. Un lo so, eh.
Avvocato Filastò: No, infatti non è firmato. Quindi, non è un verbale, questo. E' un appunto indiretto sulle dichiarazioni a suo tempo rese dal signore. Poi volevo chiederle questo: lei ha visto un identikit su questi giornali?
Luciano Calonaci: L'ho visto sui giornali, sì.
Avvocato Filastò: E questa persona assomigliava a questo identikit?
Luciano Calonaci: Vede, addirittura, se Pacciani potesse mandare una macchina della Polizia, avesse modo di poter avere una macchina della Polizia, sarebbe riconoscibile in Pacciani...
Avvocato Filastò: Sembrava Pacciani.
Presidente: Pacciani, via.
Luciano Calonaci: Senza scherzi, eh. Un lo dico mica...
Avvocato Filastò: Quindi, una notevole assomiglianza...
Luciano Calonaci: Coi capelli bianchi a quella maniera, robusto...
Avvocato Filastò: ... con Pacciani.
Luciano Calonaci: Però, il Pacciani con la macchina della Polizia, un l'avevo mai...
Presidente: Non si sa mai, non si sa mai.
P.M.: Dice, in questo processo, ci aveva un amico appuntato dei Carabinieri, poteva avere anche uno della Polizia.
Luciano Calonaci: O dico quello che gl'è.
Avvocato Filastò: Sì, comunque va be', questo... queste non sono cose che riguardano il testimone.
P.M.: Ci ha detto finalmente che assomiglia a Pacciani.
Avvocato Filastò: Sì, ha detto che assomiglia a Pacciani. Io volevo chiedere... Posso andare avanti? Lei, questo identikit che ha visto, che lei dice assomigliante a questa persona e che . . . presenta anche delle rassomiglianze con Pacciani, è un identikit di profilo, o di faccia?
Luciano Calonaci: No, c'era di profilo e davanti. Ce n'era due... Insomma, ora non me lo ricordo per bene, eh...
Avvocato Filastò: Lei non si ricorda.
Luciano Calonaci: Comunque, nell'identikit, i capellini a spazzola... E che allora mi risaliva...
Avvocato Filastò: Presidente, noi ce l'abbiamo l'identikit, quell'identikit che è stato diffuso. Io non so, comunque lo procurerò eventualmente io, in cui si vede una certa persona di profilo, con i capelli tagliati a spazzola. Si ricorda se aveva il pomo d'Adamo pronunciato, per esempio?
Luciano Calonaci: Io, senta, io... più che altro mi ricordo l'impatto davanti. Perché di profilo, passava. Anche se passava piano, non è... Ma poi, io, un potevo mica stare a guardare...
Avvocato Filastò: Sì. No, ho capito, va be', ma...
Luciano Calonaci: Un sapevo mica nulla. A qui' punto lì, era una cosa normalissima.
Avvocato Filastò: Lei ha detto che aveva una certa rassomiglianza con Pacciani e con questo identikit.
Luciano Calonaci: Sì...
Avvocato Filastò: E siccome io ho in mente un identikit fatto da una certa persona che lo spedisce in maniera anonima e tutto il resto, in cui c'è una certa rassomiglianza con Pacciani, le chiedevo se era quello. E volevo sapere se per caso c'era già una disposizione da...
Presidente: Noi no, questo qui non ce l'abbiamo. Abbiamo quell'altro, dell'altro imputato...
P.M.: Era anonimo, non è stato...
Avvocato Filastò: Va bene. Allora io, Presidente, mi riservo di produrre questo identikit...
P.M.: Ma è anonimo.
Avvocato Filastò: Come?
P.M.: È fatto da un anonimo.
Avvocato Filastò: E va be', fatto da un anonimo, è un identikit, però.
P.M.: E va be', ma è un anonimo. Lo posso fare anch'io, domani.
Presidente: Non possono essere acquisiti gli atti anonimi. Va bene?
Avvocato Filastò: Beh, comunque...
Presidente: Allora, se non ci sono altre domande...
Avvocato Filastò: ... si farà la questione a suo tempo, Presidente. Io. . .
Presidente: Bene. Sì, come no.
Avvocato Filastò: ... quando me lo sono procurato, perché me lo procurerò...
Presidente: Per carità!
Avvocato Filastò: ... chiederò di produrlo. A questo punto il Pubblico Ministero dirà che non è ammissibile la produzione. Io dirò perché, secondo me, invece è ammissibile; poi la Corte deciderà.
Presidente: Benissimo, bene.
P.M.: Come no!
Avvocato Filastò: Però, ora, sull'astratto, la cosa non si può fare.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Ma, in ogni caso, io mi associo fin da ora alla richiesta del Pubblico Ministero per l'audizione del teste di riferimento, signor... lei ha detto si chiama?
Luciano Calonaci: Lumachi Alfredo.
Avvocato Filastò: Lumachi. E ho capito. Lo so che la cosa la indispone, signor Calonaci, ma purtroppo questa cosa va approfondita. L'ultima domanda, signor Calonaci: è sicuro che fossero le nove e mezzo come ci ha detto ora e non, invece, le dieci e mezzo, le 22.30, come disse a sup tempo a me?
Luciano Calonaci: Mah... e ora come si fa? E... c'era la messa. Bisognerebbe ritornare a quell'epoca lì e vedere quella sera.
Avvocato Filastò: Ecco, cerchiamo di ricostruire l'orario attraverso la messa. La gente era ala messa...
Luciano Calonaci: Sì.
Avvocato Filastò: ... ma la messa stava per finire?
Luciano Calonaci: Era per uscire... la processione.
Avvocato Filastò: Era per uscire la processione.
Luciano Calonaci: Sì.
Avvocato Filastò: E più o meno a che ora cominciò la processione, e finisce la messa?
Luciano Calonaci: Eh, bisogna guardare a qui' giorno là. Tanto...
Avvocato Filastò: Ma è una messa notturna, quella che viene fatta in questa occasione?
Luciano Calonaci: Come?
Avvocato Filastò: È una messa notturna, quella che viene fatta nell'occasione di questa festa?
Luciano Calonaci: Sì, l'è una messa. E poi, dopo la messa, vanno in processione.
Avvocato Filastò: Si ricorda a che ora comincia la messa.. .
Luciano Calonaci: No, sennò allora glielo avrei detto prima.
Avvocato Filastò: Comunque lei non esclude che possa essersi trattato non delle nove e mezzo, ma ded.le 22.. 30. :
Luciano Calonaci: Era già buio, buio da un pochino, perché c'era le luci accese, tutto.
Avvocato Filastò: Va bene. Grazie, basta,.
Presidente: Prego, può andare. Grazie.
Luciano Calonaci: Grazie a tutti.

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