lunedì 9 giugno 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 3 dicembre 1997 - Sedicesima parte

Segue dalla quindicesima parte

Avvocato Filastò: Uhm. Ma era un lamento come di una che piange? Com'era fatto questo lamento?
Giancarlo Lotti: Lamento... come fo a giudicare. Un lamento...
Avvocato Filastò: Non poteva essere, per esempio, che devo dire, un grugnito di sforzo di quello che la stava tirando?
Giancarlo Lotti: Può darsi sia stato così, non lo so. Non posso giudicarloo preciso.
Avvocato Filastò: Però lei, quando è stato interrogato precedentemente, ha detto che questa ragazza strillava. Come mai disse cosi?
Giancarlo Lotti: No, io non ho detto strillava.
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: Ho detto un lamento, non ho detto strillava.
Avvocato Filastò: No, no, all'inizio disse strillava.
Giancarlo Lotti: Mi sarò espresso poco bene io.
Avvocato Filastò: S'è espresso male.
Giancarlo Lotti: Io ho sempre detto questo qui.
Avvocato Filastò: No, sempre no.
Giancarlo Lotti: E allora va bene.
Avvocato Filastò: Le posso dire che lei ha detto strillava, questo è sicuro.
P.M.: Si corresse subito se glielo legge, eh.
Avvocato Filastò: Sì, sì. Insomma, però all'inizio disse strillava.
P.M.: Però subito dopo...
Avvocato Filastò: No, subito dopo no.
Giancarlo Lotti: Su questo discorso io ho detto un lamento, non ho detto... forse mi ero espresso male io.
Avvocato Filastò: S'è espresso male, va bene. Al fiume a lavarsi le mani e il coltello.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Ci andarono tutti e due - Pacciani e Vanni - o ci andò uno solo?
Giancarlo Lotti: Tutti e due. Però io ero vicino alla macchina, ho visto andare verso il fiume.
Avvocato Filastò: Le contesto che lei, a pagina 63 del verbale incidente probatorio, ha detto: "Poi uno va dove c'è il fiume a lavare il coso, il coltello".
Giancarlo Lotti: Io ho detto tutti e due, non ho detto uno solo.
Avvocato Filastò: No, sto leggendo, scusi. Poi questo è anche registrato.
Giancarlo Lotti: No, unno so.
Avvocato Filastò: Io sto leggendo.
Giancarlo Lotti: Può darsi mi sia espresso che avevo visto uno e invece l'ho visti tutti e due.
Avvocato Filastò: "Chi è che andò a lavare?" Il Pubblico Ministero gli chiede: "Chi è che andò a lavare?" E lei risponde: "C'andette il Vanni". C'è poco da fare.
Giancarlo Lotti: Invece io li ho visti tutti e due.
Avvocato Filastò: E allora perché disse così?
Giancarlo Lotti: E quande l'è questo... Di quande gl'è il verbale?
Avvocato Filastò: Eh, è abbastanza recente. È del giorno 19 febbraio '97, di quest'anno.
Giancarlo Lotti: Forse mi sono espresso male io.
Avvocato Filastò: Si è espresso proprio male.
Giancarlo Lotti: Eh, oh. 
Avvocato Curandai: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: A pagina 63, avvocato Curandai. Siamo a uno, due, tre, quattro, cinque... dal quintultimo rigo in su. "Vidi che andava" - singolare - "verso il fiume e basta". Ci andarono tutti e due dice. Va be'. Poi lei, l'il marzo del '93, ha detto che Pacciani: "Fermò la macchina di traverso davanti la Panda..."
Giancarlo Lotti: '93? Che '93.
Avvocato Filastò: Scusi, '96.
P.M.: Stia attento.
Avvocato Filastò: Oh Lotti, e posso sbagliare anch'io qualche volta. Non me ne perdona una. Se fo così anch'io con lei, sa dove...
Giancarlo Lotti: No, ma scusi, ma io non gl'ho mica detto...
Avvocato Filastò: Ho detto '93, volevo dire '96.
Presidente: S'è sbagliato, Lotti.
Avvocato Filastò: Nel '93 lei l'era tranquillo a San Casciano.
Giancarlo Lotti: Eh, lo so, lo so.
Avvocato Filastò: Tutte queste grane un ce l'aveva, si figuri.
Giancarlo Lotti: No, i' che c'entra. No, ma io ho capito '93 e allora...
Avvocato Filastò: E lei l'ha ragione.
Giancarlo Lotti: Non ho mica detto...
Avvocato Filastò: È una persona più attenta di quello che sembra lei, Lotti.
Giancarlo Lotti: Questa l'è una cosa... non ho mica detto...
Avvocato Filastò: E infatti è una persona più attenta di quello che sembra. Allora, 11 marzo del '96, ecco. "Fermò la macchina di traverso davanti alla Panda, in modo da bloccare l'autista". Ha detto così lei.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: A che distanza era?
Giancarlo Lotti: Proprio vicino... Sarà stato mezzo metro.
Avvocato Filastò: Mezzo metro.
Giancarlo Lotti: Un metro massimo. Non posso giudicare...
Avvocato Filastò: Perfetto, mezzo metro.
Giancarlo Lotti: ... come l'è ferma la macchina.
Avvocato Filastò: No, no, per ca... Se vuole bloccare.
Giancarlo Lotti: No, no.
Avvocato Filastò: Spense i fari, naturalmente, questo ce l'ha già detto prima. E lei vide se qualcuno di que... E scendono di macchina tutti e due.
Giancarlo Lotti: Li sce... li sce... Insomma, l'uno o l'altro li scesero.
Avvocato Filastò: L'uno o l'altro...
Giancarlo Lotti: Di certo, sennò non potevano fare...
Avvocato Filastò: No, no. Va bene, insomma...
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Ma io le chiedo: uno dei due aveva qualche luce?
Giancarlo Lotti: Luce?
Avvocato Filastò: Sì, una luce, portatile. Una torcia elettrica...
Giancarlo Lotti: Ora come fo a ricordarmi di preciso...
Avvocato Filastò: No, questo bisogna se ne ricordi.
Giancarlo Lotti: ... se gl'avevano una luce, è una cosa un po' difficile.
Avvocato Filastò: No, non è tanto difficile. Perché senta, lei l'è lì al buio, i fari sono spenti e se lei vede una luce e la vede, non c'è versi, Lotti, su questo non c'è problemi. O la vede, o non la vede. Lei dice: 'l'ho vista, non l'ho vista', oppure...
Giancarlo Lotti: Non mi ricordo preciso se c'era o no.
Avvocato Filastò: Non se ne ricorda.
Giancarlo Lotti: Non posso...
Avvocato Filastò: Insomma, guardi... Non si ricorda. D'altra parte lei non ha mai parlato di luce.
Giancarlo Lotti: Questo non mi ricordo preciso.
Avvocato Filastò: Questo è sicuro, questo lei, di luci non ne ha mai parlato, dice i fari erano spenti. Lei però vide che la persona dentro la macchina si alza. È vero? Le domando allora...
Giancarlo Lotti: Si alza da sedere?
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: Questo, non preciso se s'alza o no, non posso dirlo.
Avvocato Filastò: L'ha detto lei nel marzo del '96. Quindi glielo contesto. E d'altra parte, per dire la verità Lotti, con quei lumi di luna, con quei fatti che erano successi a Firenze, due ragazzi che stanno in macchina e che vedono un'altra macchina che gli si ferma a diciamo un metro di distanza a bloccargli la strada, qualche cosa devono fare. Quindi, lasci fare. Lei ora non se lo ricorda, ma insomma, lei ha detto che questo qualcuno si alzò. Era il ragazzo o la ragazza?: è inutile domandarglielo, insomma. Comunque, lei non se lo ricorda, mi immagino.
Giancarlo Lotti: Eh, di preciso un mi ricordo se gli avevan qualche luce.
Avvocato Filastò: No, non della luce. Se si alzò qualcuno di loro.
Giancarlo Lotti: Eh, un me ne ricordo di preciso.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda.
Giancarlo Lotti: Non posso dire una cosa...
Avvocato Filastò: Poi però lei dice che Pacciani tornò verso la macchina; quindi, se ho capito bene, Pacciani si avvicinò prima alla macchina e poi tornò indietro alla macchina dei ragazzi, Pacciani si avvicinò, e poi tornò indietro per andare alla sua. È così?
Giancarlo Lotti: Alla mia?
Avvocato Filastò: Alla macchina sua: di Pacciani. Fece questo va e vieni.
Giancarlo Lotti: Mah, questo...
Avvocato Filastò: E l'ha detto, lei.
Giancarlo Lotti: Può darsi l'abbi detto, ma ora non me ne ricordo di preciso.
Avvocato Filastò: L'ha detto: "Il Pacciani la macchina la fermò di traverso, non consentendo quindi un'eventuale via di fuga. A questo punto vidi c'era una persona dentro la macchina, si è alzata per guardare perché aveva sentito e poi visto la macchina del Pacciani. Vidi poi che il Pacciani, che nel frattempo si era avvicinato a piedi alla Panda”, sente? "velocemente è tornato alla propria auto".
Giancarlo Lotti: Mah, eh, un posso proprio, preciso. Se s'è alzato.
Avvocato Filastò: Nemmeno ora che gliel'ho letto, si ricorda di aver visto questo?
Giancarlo Lotti: Eh, no.
Avvocato Filastò: No. A fare che, sarebbe tornato alla macchina Pacciani? Alla sua.
Giancarlo Lotti: E come fo a dirlo? Se non mi ricordo preciso.
Avvocato Filastò: E allora glielo dico io, perché l'ha detto lei l'11 marzo: "Ha preso la pistola". Quindi, Pacciani torna alla macchina per prendere la pistola. Vuol dir che non ce l'aveva prima, no? Insomma, allora glielo domando ora. Cerchi di visualizzare la scena, se l'ha vista, eh? Se l'ha vista. Pacciani, quando esce dalla macchina, c'ha la pistola in mano oppure no?
Giancarlo Lotti: No, quando scende dalla macchina non c'aveva... non ce l'aveva.
Avvocato Filastò: Non ce l'aveva. Allora è tornato per forza a tornarla dopo.
Giancarlo Lotti: Mah, preciso ora non so.
Avvocato Filastò: È quello che ha detto lei.
Giancarlo Lotti: Sì, lo so.
Avvocato Filastò: E dove stava questa pistola?
Giancarlo Lotti: Mah, l'avrà avuta in macchina.
Avvocato Filastò: In macchina dove? In che punto era...
Giancarlo Lotti: ... se l'aveva dalla parte della guida o di là.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda, non lo può sapere lei. Però - lei oggi non lo può sapere - però, invece, l'11 marzo lo sapeva; perché lei ha detto, in questo verbale, l'interrogatorio dell'11 marzo del '96, ha detto: "Ha preso la pistola dalla parte destra, sotto il sedile", senta com'è preciso, eh, "dalla parte destra sotto il sedile e subito dopo ha raggiunto di corsa la Panda".
Giancarlo Lotti: Ma questo di chi gli è, di' marzo '96?
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: Eh, può darsi l'abbi detto a quell'ora, ora di preciso non mi ricordo bene. 

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