venerdì 16 maggio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 3 dicembre 1997 - Seconda parte

Segue dalla prima parte

Avvocato Filastò: Va beh. Senta, ora però io mi riferivo a una visita che lei fece a Pacciani durante la quale un so se Pacciani o Vanni gli fece vede' questa scatola dove dentro ci sarebbe stata una pistola.
Giancarlo Lotti: Loro m'hanno detto, m'ha detto che Pietro c'aveva questa scatola.
Avvocato Filastò: C'aveva questa scatola. Ma gli disse che c'aveva la pistola dentro la scatola?
Giancarlo Lotti: Mi disse così, poi... io un l'ho vista per bene se c'era questa...
Avvocato Filastò: Però la scatola l'ha vista.
Giancarlo Lotti: Ho visto la scatola. Un vo mica a vedere i' che c'era dentro. Io sono in casa sua, un posso fare le cose...
Avvocato Filastò: E certo. Ma io volevo sapere una cosa: prima di esser lì a casa di Pacciani, il Pacciani o il Vanni gli avevan mai parlato di questa pistola?
Giancarlo Lotti: Mah, lui me l'ha detto lui che aveva una pistola in casa.
Avvocato Filastò: Sì, ma quel giorno lì che lei lo andò a trovare o glielo aveva detto prima?
Giancarlo Lotti: Come, quando andetti a trovarlo?
Avvocato Filastò: No, io voglio sapere se di questa pistola il Pacciani o il Vanni o tutti e due, gli parlarono prima che lei andasse a trovarlo a casa, in un'altra occasione.
Giancarlo Lotti: No, allora no.
Avvocato Filastò: No. Prima no. È sicuro?
Giancarlo Lotti: Io c'andavo a Mercatale, andavo a trovallo così, come amico e basta.
Avvocato Filastò: E in questa occasione, dice: 'guarda, qui c'è la pistola', gli disse lui. È così?
Giancarlo Lotti: No, non quella volta.
Avvocato Filastò: No. Allora quando?
Giancarlo Lotti: Un'altra volta.
Avvocato Filastò: Un'altra volta?
Giancarlo Lotti: In quei giorni lì, no.
Avvocato Filastò: Comunque una volta sola gliel'ha detto, o più volte?
Giancarlo Lotti: No, no. Una volta sola.
Avvocato Filastò: Una volta sola.
Giancarlo Lotti: Però io un l'ho vista proprio la cosa...
Avvocato Filastò: Lei ha visto questa cassetta nel garage. Ora questa cassetta, era una di quelle che ci si mette dentro le pistole oppure una cassetta qualsiasi?
Giancarlo Lotti: Ma, sarà fatta in quella maniera...
Avvocato Filastò: No, 'sarà fatta'. Siccome l'ha vista lei, un mi dica 'sarà fatta'. Mi dica come l'era.
Giancarlo Lotti: ... di preciso come l'era...
Avvocato Filastò: Lei le ha mai viste le cassette dentro le quali si mette le pistole, con le quali gli armaioli vendon le pistole? L'ha mai viste?
Giancarlo Lotti: Sì, ma come l'è di fattezza, di coso... un lo so, un saprei.
Avvocato Filastò: Un saprei. Però, lei l'ha detto l'altra volta...
Giancarlo Lotti: Se di legno o di coso, un lo so come l'è fatta.
Avvocato Filastò: Comunque, lei l'ha detto.
Giancarlo Lotti: L'ho vista di svista, così, un mi son mica messo a guardare... sennò e pare dice, i' che va a guardare...
Avvocato Filastò: Certamente, questo è giusto. Però volevo dire questo: lei a verbale del 27 novembre, l'altro giorno, ha detto che quella era una scatola apposta per tenere le pistole, la pistola...
Giancarlo Lotti: Quello che ha riferito lui.
Avvocato Filastò: Però lei un vide se l'era una scatola apposta...
Giancarlo Lotti: Se un me lo dican, come fo a sapello io...
Avvocato Filastò: Certamente.
Giancarlo Lotti: Quello, io un vo a guardare le cose nelle case non mie.
Avvocato Filastò: Però questa cassetta dove stava?
Giancarlo Lotti: Giù in garage.
Avvocato Filastò: Nel garage. Ma nel garage, nel garage ho capito. Ma nel garage dove?
Giancarlo Lotti: In do' c'è quei cosini apposta che fanno... come si chiamano?, i cosi fatti a...
Avvocato Filastò: A palchetti, una scaffalatura.
Giancarlo Lotti: Sì, la scaffalatura.
Avvocato Filastò: Entrando nel garage, si vedeva questa cassetta nella scaffalatura?
Giancarlo Lotti: Io l'ho vista così, questa cassettina appena c'entra una pistola...
Avvocato Filastò: Sì, sulla scaffalatura.
Giancarlo Lotti: Poi, un son mica andato a vedere...
Avvocato Filastò: Ho capito, ma questo me l'ha bell'e detto un sacco di volte.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Un l'ha aperta la scatola... però, la scatola l'ha vista, l'era lì sulla scaffalatura.
Giancarlo Lotti: L'ho vista, ho visto una scatola, poi...
Avvocato Filastò: Benissimo. Quindi, in vista, insomma si vedeva entrando nel garage.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Sì, oh.
Giancarlo Lotti: Poi c'eran altre cose che c'aveva questo lì, quello...
Avvocato Filastò: Certamente. Altre cose, ma c'era anche quella. Ho capito. Quando vi incontravate lì alla Cantinetta o al bar della piazza, eravate voi soli o c'erano anche altre persone?
Giancarlo Lotti: Con Pietro?
Avvocato Filastò: Sì, con Pietro e con Vanni.
Giancarlo Lotti: Diverse volte si veniva a giocare, lì alla Cantinetta.
Avvocato Filastò: Ah, giocavate anche a carte?
Giancarlo Lotti: Io c'ho giocato un par di volte, poi un ci potevo gioca' più.
Avvocato Filastò: Perché l'era un tipo...
Giancarlo Lotti: Perché gl'è un tipo voleva ragione e non perde' mai.
Avvocato Filastò: E un sapeva perdere.
Giancarlo Lotti: E allora...
Avvocato Filastò: Pacciani...
Giancarlo Lotti: ... a questo punto gli dissi: 'sì, sì..'
Avvocato Filastò: Ma Pacciani, non Vanni.
Giancarlo Lotti: E gl'ha giocato anche i' Vanni insieme.
Avvocato Filastò: Sì, ma Vanni era di carattere...
Giancarlo Lotti: Un s'andava d'accordo, ecco.
Avvocato Filastò: Ho capito. Ma Vanni di carattere era così anche lui, voleva vincere sempre oppure no?
Giancarlo Lotti: No, i' che c'entra, un è mica detto che uno che gioca a carte... Io dicevo se si perde o si vince, un ho mica detto che si debba vince' sempre...
Avvocato Filastò: Volevo saper se Vanni l'era come dire, nervoso come Pacciani oppure no.
Giancarlo Lotti: Mah, sai uno quando beve qualche cosa in più, può darsi venga un po' nervoso, allora può darsi dichi qualcosa in più...
Avvocato Filastò: Senta, ora lei ha parlato spesso nei suoi interrogatori di certi discorsi che avete fatto sugli omicidi.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Tipo l'omicidio di Calenzano. Ecco, io volevo sapere: dove li... questi discorsi lei li avrebbe fatti insieme a Vanni, insieme a Pacciani...
Giancarlo Lotti: Ma questo me n'hanno parlato loro, io non sapevo…
Avvocato Filastò: Sì, ne hanno parlato loro, certo. Su codesto son perfettamente d'accordo anch'io: che lei un ne sapeva niente. Ma io volevo sapere dove li facevate questi discorsi.
Giancarlo Lotti: O ci si incontrava prima della piazza, così. Un giorno mi fermò e mi disse...
Avvocato Filastò: Beh, ma...
Giancarlo Lotti: ... doveva andare così e così in questo posto.
Avvocato Filastò: Va bene, ma alla Cantinetta oppure?
Giancarlo Lotti: No, alla Cantinetta un si può fare...
Avvocato Filastò: Nella piazza, fuori?
Giancarlo Lotti: ... discorsi così, fori, perché non c'è poche gente.
Avvocato Filastò: Per la strada...
Giancarlo Lotti: Nella Cantinetta un tu poi mica dire queste cose.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Giancarlo Lotti: C'è le gente, ti sentano poi...
Avvocato Filastò: Volevo capire un po' meglio.
Giancarlo Lotti: No, ma poi da un coso così... e lo sanno tutti a San Casciano, parlano troppo.
Avvocato Filastò: Senta, a lei gli hanno parlato dell'omicidio di Calenzano, vero?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Ma dell'omicidio di Scandicci, non gliel'hanno mai parlato?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Ma lei glielo chiese?
Giancarlo Lotti: Io un ho mai chiesto niente, io. Io questo qui un so niente.
Avvocato Filastò: Quello di Scandicci era successo quattro mesi prima rispetto a Calenzano.
Giancarlo Lotti: Ma io questo non ho saputo niente.
Avvocato Filastò: Ma, voglio dire, lei lo sapeva, l'aveva letto sui giornali che quello di Scandicci probabilmente l'aveva fatto la stessa persona, o le stesse persone che avevan fatto quello di Calenzano?
Giancarlo Lotti: Un so niente, gliel'ho spiegato.
Avvocato Filastò: No, no, guardi che lei un sappia niente l'abbiam capito. Volevo sapere se lei l'aveva letto sui giornali 'sto fatto.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Nemmeno visto in televisione. Dica di no, perché se fa così con la testa si vede ma un si sente. Ha capito, Lotti?
Giancarlo Lotti: E lo so, ma...
Avvocato Filastò: Gliel'aveva detto un'altra volta il Presidente.
Giancarlo Lotti: ... ma se dico una cosa che dico di no...
Avvocato Filastò: No, no. Volevo dirle Lotti, abbia pazienza, che quando lei deve dire di no...
Giancarlo Lotti: Io son calmo, eh. Son calmo.
Avvocato Filastò: Eh, o io?
Presidente: È calmo, è calmo.
Avvocato Filastò: Volevo dirle questo Lotti, abbia pazienza. Voglio dire che quando lei deve dir di no, bisogna dica di no con la bocca...
Giancarlo Lotti: No, ma se ho detto di no, gl'è segno che è no.
Avvocato Filastò: Ho capito. Voglio dire, lei deve dire... ma se fa così con la testa, un resta a verbale. L'è questo che gli volevo dire.
Giancarlo Lotti: No, e fo così perché c'ho avuto dei problemi in questi tre giorni pe' i denti...
Avvocato Filastò: Va bene, va bene. Ho capito.
Presidente: Lotti, tutto quello che dice lei...
Giancarlo Lotti: Sì, lo so.
Presidente: ... e dice l'avvocato, viene registrato. E poi viene tradotto in scrittura normale, capito?
Giancarlo Lotti: Va bene.
Presidente: Se lei fa un segno sì, così, o no...
Giancarlo Lotti: No, sarà perché con la testa...
Presidente: ... non viene, non viene...
Giancarlo Lotti: L'è il movimento con la testa...
Presidente: ... l'ho detto anche ieri e l'altra volta...
Giancarlo Lotti: No, no.
Presidente: Ok.
Avvocato Filastò: Senta, il Pacciani e Vanni eran molto amici fra di loro?
Giancarlo Lotti: Mah, questo... sì, perché gl'andavan spesso insieme.
Avvocato Filastò: Lei fra il frequentatore della Cantinetta, fra questi amici con cui giocava a carte eccetera, lei eh, Lotti, chi era la persona che frequentava di più?
Giancarlo Lotti: lo?
Avvocato Filastò: Sì. Quello con cui era più amico.
Giancarlo Lotti: Un altro amico.
Avvocato Filastò: No. Io voglio sapere: lei ha detto che vi vedevate alla Cantinetta, a giocare a carte eccetera...
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: ... con varie persone, non solamente con Pacciani e con Vanni.
Giancarlo Lotti: Ce n'era tante e tutti i nomi un me li ricordo.
Avvocato Filastò: Tutti i nomi un se li ricorda. Ma io volevo sapere: fra queste persone, quella che lei frequentava di più, con cui aveva più rapporti più frequenti chi era?
Giancarlo Lotti: Quando s'andava insieme con Mario.
Avvocato Filastò: Mario.
Giancarlo Lotti: Poi, un è che...
Avvocato Filastò: Era Mario. Era Mario, sì?
Giancarlo Lotti: E lì s'andava spesso, alla Cantinetta poi sempre un c'ero mica sempre io.
Avvocato Filastò: Il Pucci però ci veniva di rado alla Cantinetta a bere, vero?
Giancarlo Lotti: Chi?
Avvocato Filastò: Pucci Fernando.
Giancarlo Lotti: Mah, il Pucci ce l'ho visto poche volte.
Avvocato Filastò: Poche volte.
Giancarlo Lotti: Poi, gl'era uno che non beveva lui.
Avvocato Filastò: Ora, siccome lei si frequentava spesso con Vanni, io le chiedo - eh, se lo sa; se poi un lo sa mi risponde 'io un lo so', questa cosa un se n'è mai parlato - le ha mai detto Vanni di non poter soffrir le donne, di odiare le donne, di avere dei problemi con le donne.
Giancarlo Lotti: Dei problemi ce l'aveva. Come diceva lui. Poi io un ero mica lì.
Avvocato Filastò: Problemi nel senso che aveva delle difficoltà ad aver il rapporto.
Giancarlo Lotti: Come diceva lui: difficoltà con le donne. Sicché, un è che...
Avvocato Filastò: Ma che un le poteva vedere...
Giancarlo Lotti: Un credo che sia proprio la cosa giusta... Un so, di preciso, per bene.
Avvocato Filastò: Dice lei lo vedeva ogni tanto.
Giancarlo Lotti: I' Pucci, massimo il sabato e la domenica.
Avvocato Filastò: La domenica.
Giancarlo Lotti: Perché lui l'aveva un'apina di quelle piccole con la tar... quelle normali. Quelle senza targa.
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: E sicché di molte volte veniva con me.
Avvocato Filastò: Veniva con lei.
Giancarlo Lotti: E facevo le spese tutte io, insomma.
Avvocato Filastò: Qualche volta con Pucci lei è andato al cinema Arlecchino a vedere dei film diciamo, a luci rosse?
Giancarlo Lotti: Ci sono andato no una volta, più volte.
Avvocato Filastò: Più volte. Insieme a Pucci o da solo?
Giancarlo Lotti: Sì, no, a Pucci.
Avvocato Filastò: A Pucci. E col Vanni c'è mai andato al cinema Arlecchino?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Mai. Questi film che lei andava a vedere al cinema Arlecchino a luci rosse, eran di sesso, questo mi par...
Giancarlo Lotti: Come facevan vede' lì. Poi, c'era un giro lì dentro che a me un mi garbava tanto.
Avvocato Filastò: Va beh, comunque.
Giancarlo Lotti: Quelli, insomma mezzi finocchi, questi affari così.
Avvocato Filastò: Comunque eran film di sesso. Ora io le chiedevo: a lei eran film di sesso ma con violenza, con scene di violenza, donne…
Giancarlo Lotti: Sulla follia si vede così, che fanno l'amore. Poi...
Avvocato Filastò: Ma.. .
Giancarlo Lotti: Normali l'erano, così, poi...
Avvocato Filastò: Ecco, a vedello così...
Giancarlo Lotti: No, a vedello
Avvocato Filastò: No, allora gli faccio una domanda più precisa. Lei e Pucci cercavate, vi piaceva particolarmente vedere film...
Giancarlo Lotti: Ci s'andava...
Avvocato Filastò: No, faccia finir la domanda. Un abbia furia, perché tanto, quando ho finito la domanda lei capisce i' che voglio dire e mi risponde o se vuole, mi dice un voglio rispondere.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Volevo sapere se quando andavate a vedere questi film, vi piaceva particolarmente film in cui c'era la violenza, vale a dire la donna non veniva...
Giancarlo Lotti: Io un credo sia violenza far quell'amore fatto lì…
Avvocato Filastò: No, guardi c'è dei film invece...
Giancarlo Lotti: Violenti?
Avvocato Filastò: Porca miseria!
Giancarlo Lotti: A vedelli a me, mi pareva una cosa normale. Sai, uno l'è lì, s'agita, un è mica detto...
Avvocato Filastò: Sì, no, non... Ma invece c'è della gente... ci son dei film invece in cui la donna viene sbattuta in terra, picchiata, tante volte minacciate coi coltelli. E c'è della gente che gli piace veder questi film.
Giancarlo Lotti: Ma, io ho visto film così, normali.
Avvocato Filastò: Normali. Lei comprava delle riviste pornografiche?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: Mai avute anche lì, in do' stavo, a uno gliel'hanno trovate, poi un lo so. 

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