lunedì 17 giugno 2013

Norberto Galli - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.

P.M.: Senta, ha mai visto persone, di quelle che frequentavano quella casa, che face vano le carte, i tarocchi a qualcuno?
N.G.: No. La Gabriella c'ha avuto sempre la mania della magia e dell'astrologia. Questo non so se gliel'ha...
P.M.: La Gabriella Ghiribelli.
N.G.: La Gabriella Ghiribelli.
P.M.: No, non ce l'ha detto.
N.G.: Se non ve l'ha detto, questo ve lo dico io allora. Perché lei forse conosceva Salvatore per queste cose, perchè lei c'aveva sempre i libri di astrologia, comprava sempre questi librettini.
P.M.: Quindi lei dice, uno dei motivi per cui...
N.G.: E lei aveva sempre le carte in mano. Quando era in casa...
P.M.: Lei, la Ghiribelli?
N.G.: La Ghiribelli. Quando non leggeva, carte, tarocchi, carte normali, lei aveva sempre... o parole crociate, queste cose qui, sempre.
P.M.: Lei non ha mai visto in casa di Indovino qualcheduno fare le carte ad altri?
N.G.: No.
P.M.: Ma lei...
N.G.: Io...
P.M.: ... ha riferito una circostanza, ora gliela dico. Lei dice: "Effettivamente ho visto la Grazia che stava con Luciano, che faceva i tarocchi ad altre donne in casa da Salvatore". È difficile che mi sia inventato questo, è un verbale.
N.G.: Ah sì, una volta quella ragazza grassa. Si, sì, sopra la tavola, sopra al tavolo sopra quella tavola di cucina che c'aveva tre sedie vecchie, questa Grazia c'aveva delle carte in mano quella volta, sì, sì. Lei me l'ha rammentato e questa cosa me la sono ricordata.
P.M.: Me le ha dette lei.
N.G.: Se l'ho dette, mi ricordo.
P.M.: Senta ancora una cosa, il Vanni l'ha mai conosciuto?
N.G.: Io il Vanni l'ho visto passare in Borgo Sarchiani e per... passava per la strada, una persona tranquillissima e poi ho visto lui a volte c'era... come si chiama? Un fruttivendolo, uno grasso che parlava, un uomo che scherzava sempre di San Casciano, o c'era davanti a un negozio, davanti a un'altra bottega, l'ho visto io passare così.
P.M.: In che epoca pensa di averlo conosciuto?
N.G.: Quando c'ho abitato lì.
P.M.: In quegli anni lì.
N.G.: Poi lo posso aver visto camminare a Firenze, in piazza Santa Maria Novella, ma l'ho sempre da solo, una persona... io non potrei dire una cosa per un'altra.
P.M.: Aveva un mezzo di locomozione, era con qualcuno?
N.G.: No, io l'ho visto a piedi, solo.
P.M.: Ha capito, o visto se andava da qualche prostituta lì in zona?
N.G.: Sa, in quella zona lì ce n'era tante di... Prima c'era quelle vecchie fiorentine, in quegli anni lì.
P.M.: Lei...
N.G.: Verso via della Scala, l'ho visto camminare verso in là. Si può essere fermato o a parlare o andare da qualcheduna.
P.M.: Lei l'ha visto o l'ha dedotto?
N.G.: Io l'ho pensato.
P.M.: L'ha pensato.
N.G.: Perché stando con una che faceva la vita, ho pensato questo.
P.M.: L'ha mai visto il Vanni dalla Gabriella? rESTE Galli: No.
P.M.: La Gabriella gli ha mai detto che il Vanni era andato da lei?
N.G.: No. La Gabriella queste cose non me l'ha mai dette. Penso che non ci sia mai neanche andato.
P.M.: Se non gliel'ha mai detto come fa...
N.G.: No, penso ho detto. Io ho detto penso. Se mi ha capito bene, non so, o mi spiego male io.
P.M.: No, no. Cercavo di capire come mai pensa. Senta, e a casa di Salvatore Indovino ce l'ha mai visto il Vanni?
N.G.: No. Io c'ho visto quelle persone che sono di Prato e ho visto questo bottegaio che a volte... non so se l'aiutava, se gli portava la spesa e gliela dava gratis perché, come mi ha detto lei, non so se conosceva l'ex convivente. O perché, forse gliela dava a credito, non lo so.
P.M.: Ha mai saputo da qualcuno - e nel capo positivo da chi - se il Vanni era stato protagonista di un determinato episodio particolare sulla Sita?
N.G.: Sì, io a San Casciano, non so se questa è una cosa... c 'era dei ragazzi lo prendevano in giro,,. ridevano perché dice una volta gli era caduto...
P.M.: Questi ragazzi ricorda chi erano?
N.G.: Erano di San Casciano, uno mi sembra si chiamava tipo Pierino, tipi così. Che dice una volta gli era caduto come un vibratore che aveva in tasca, che aveva in un giornale, nella Sita, perché era il periodo delle Brigate Rosse e dice che la gente si era un po' impaurita. Io questo particolare qui, però lo dicevano lì a San Casciano allora, io però non potrei dire a che cosa gli servisse, no.
P.M.: Lei non...
N.G.: Se poi sarà vero non lo so.
P.M.: Ho capito. Il Pacciani lo conosce?
N.G.: Io il Pacciani l7ho visto solo una volta nel 1988 1988. Quando mi fece arrestare la signorina Ghiribelli, io ero alla I Sezione e mi mandarono all'VIII Sezione. Mi hanno tenuto un giorno...
P.M.: Quindi l7ha visto in carcere?
N.G.: L7ho visto in carcere. Lui era in fond. .. Io non sapevo nemmeno chi era, l7ho visto nei giornali dopo qualche anno. L7ho visto in fondo a un tavolo dove c'era l7ora del coso, no? E c'era altre quattro persone lì. Lui era in fondo a un tavolo, seduto così, con un cappello, queste pubblicità, da contadino in testa, lì. Io quell'ora che sono stati lì, mezzora, non ha aperto bocca con nessuno.
P.M.: Come mai se lo si ricorda così bene, se l'ha visto solo per mezzora?
N.G.: Me lo ricordo perché dopo l'ho visto alla televisione e mi sono fatto la fisionomia della persona.
P.M.: Perché aveva lo stesso cappellino forse?
N.G.: Quando l'hanno ripreso anche a Mercatale alla televisione aveva lo stesso cappellino.
P.M.: Ho capito.
N.G.: Sono quelli che danno ai contadini per concime, per queste cose qui.
P.M.: Pubblicità.
N.G.: Sì. Io non gli posso dire... Mi è toccato venire via, mi mandarono su perché facevano la disinfestazione delle celle e poi perché io c'avevo quell'imputazione, c'erano... erano meridionali e mi volevano picchiare.
P.M.: Per le sue imputazioni?
N.G.: Per le imputazioni mia e m'hanno rimandato subito la sera. Non c'ho nemmeno dormito.
P.M.: Possiamo mostrare quel disegno che ha fatto relativo alla casa di Salvatore Indovino? Eh no, si fa poco bene. Proviamo quello sul computer, scusi un attimo.
N.G.: Comunque lo posso rifare anche a mano.
P.M.: Va be', se vediamo quello.
N.G.: Non c'è problemi.
Presidente: (voce fuori microfono)
P.M.: Bisognerebbe girare questo schermo, per cortesia.
N.G.: Aspetti, aspetti, così lo mostra alla Corte.
Presidente: (voce fuori microfono)
N.G.: Quello l'ho fatto io.
Presidente: (voce fuori microfono)
N.G.: Sì, quello l'ho fatto io. Questa qui è la strada, qui c'è un piazzale. Di fronte al piazzale, qui, c'è una specie di capanna tutta abbandonata era, grande. Queste scale qui, si entra dentro e c'è una porta piccola, mi sembra che era verde, mi sembra. C'è questa cucina grande, in fondo c'è una specie di stanzino che c'è un acquaio in pietra, con una finestrina piccola.
P.M.: Vuol mostrare alla Corte qual è questo...
N.G.: Come? Questa qui è la cucina, c'è scritto. (voci fuori microfono)
Presidente: Vada pure lì. Sì, sì, ora si vede, ora non vedono loro. (voci fuori microfono)
N.G.: Qui c'è una specie di piazzale. Questo piazzale qui davanti. Questa è una capanna, c'aveva un arco, non so se ci mettevano la legna...
P.M.: Può parlare più forte?
Presidente: Il microfono.
N.G.: Funziona.
P.M.: Ora sì.
N.G.: Questa qui è la strada di Faltignano. Qui rimane... c'è un piazzale qui davanti, c'è questa specie di capanna che c'è un arco grande, non so se ci mettevano legna, o ci mettevano... Qui appena si entra c'è un pezzo di casa che era chiusa, che era stata rimessa. Poi accanto a questa, internamente c'era questa casa di Salvatore. C'erano degli scalini e una specie di terrazzino piccolo, poi c'era una porta verde si entrava, c'era questa cucina, grande e c'era una finestra in fondo, poi c'era qui in fondo... eh, sulla destra c'erano una specie, c'è un acquaio, in una specie di corridoino piccolo, c'è un acquaio, poi venendo di qua, subito ho visto una porta, sulla sinistra, così* a disegno, c'era un, una porta per andare nella camera. La giù in fondo, c'era un'altra specie di camerina, studio, non so che sia stato. Era tutto qui, c'era un letto vecchio, un armadio vecchio.
P.M.: Il tavolo dove c'era quel pendolo, quel libro che ha detto, dov'era?
N.G.: Era giù in fondo, io l'ho visto perché una volta sono entrato, perché c'era la porta aperta, era proprio lì appoggiato al muro.
P.M.: Senta quando lei ha detto, c'era quel mago Manolito con il camper intanto dove lo metteva?
N.G.: Io l'ho visto fuori per le scale...
P.M.: Il signore; e il camper?
N.G.: Il signore. E il camper lo aveva messo lì dentro questo piazzale, in traverso.
P.M.: Piazzale dalla parte opposta, o dove è la penna ora?
N.G.: Qui vicino alla capanna.
P.M.: Al momento non ho altre domande, grazie.
N.G.: Grazie. 

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