mercoledì 11 luglio 2012

Pietro Frillici - Deposizione del 22 giugno 1994 - Prima parte

L'allora Maresciallo dei Carabinieri Pietro Frillici fu ascoltato il 22 giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

P.M.: Vorrei sentire il maresciallo Frillici sullo stesso punto.  
Presidente: Introduciamo il maresciallo Frillici.  
P.M.: Che è già stato sentito su tutt'altro argomento fin dalle prime udienze.  
Presidente: Buongiorno, Maresciallo, si accomodi, prego. Quindi lei è già generalizzato e ha già letto la formula e allora, senz'altro, risponda, prego, alle domande del Pubblico Ministero e a quelle degli Avvocati.  
P.F.: Senz'altro.  
P.M.: Avvocato, lei è nei ROS e ha fatto parte della SAM, in questa sua qualità ce l'aveva già detto la volta scorsa. Volevo sapere da lei: ha partecipato alla perquisizione dell'aprile-maggio '92 a casa Pacciani?  
P.F.: Esatto.  
P.M.: Lei era presente il giorno in cui fu rinvenuto il proiettile nell'orto?  
P.F.: Sì, ero presente.  
P.M.: Vuole raccontare alla Corte cosa ricorda, in proposito?  
P.F.: Dunque, noi... io mi trovavo a circa due metri dall'inizio dell'orto, in una posizione, diciamo verso il numero civico 30, in quel momento si stava... i Vigili del Fuoco...  
P.M.: Vuole spiegare che ore erano? Era mattina, pomeriggio? Se lo ricorda?  
P.F.: Erano circa le 17.30.  
P.M.: Pomeriggio, pomeriggio.  
P.F.: Sì.  
P.M.: C'era luce, comunque.  
P.F.: Sì, c'era luce, c'era luce, essendo...  
P.M.: Prego, mi scusi l'interruzione.  
P.F.: Prego. Quindi eravamo... io mi trovavo, appunto stavo dicendo, verso il numero civico 30, in una posizione iniziale dell'orto, nella posizione, diciamo, dove inizia l'orto, c'erano i Vigili del Fuoco che stavano scavando ed erano al centro dell'orto, all'incirca, e in quella posizione si trovava anche il dottor Perugini. A un certo punto, il dottor Perugini, tornando verso di me, nota qualche cosa che luccicava. Luccicava... diciamo, emanava una luce... era di colore ottone, qualcosa simile, e quindi richiamò la mia attenzione su questo fatto. Io mi avvicinai e iniziai a osservare con lui questa... questo oggetto. Lì per lì, osservandolo, non ci rendevamo conto, poi, a un certo punto, guardandolo attentamente, notammo che si trattava di un proiettile. Allora ricordo che anche il capitano Scriccia, che era nelle immediate vicinanze, si avvicinò. Anche quei signori che stavano... dei Vigili del Fuoco, tutti, ci mettemmo ad osservare questa cosa. Questo proiettile si trovava in un foro di due pale. . . di una parte di un paletto di cemento che, inizialmente, nella fase primaria delle operazioni, era stato rimosso. Era stato rimosso e quindi si era spezzato in due. Io, forse...
P.M.: Lei ricorda quando... l'aveva visto, ha qualche ricordo sulla rimozione, o non è pre... non...  
P.F.: Io ho un ricordo sulla rimozione, perché ovviamente successe questo: poiché questi pale… questo paletto si era spezzato, non volendo arrecare ulteriori danni a, diciamo, a questa proprietà, a questa roba...
P.M.: Pacciani disse qualcosa che si era spezzato, o non se ne accorse?  
P.F.: No, Pacciani disse inizialmente che, ovviamente, 'fate attenzione, perché questa è roba che costa'. Una cosa di questo genere. Quindi io...  
P.M.: Questo tipo di discorso.  
P.F.: Quindi io mi preoccupai, anche per ordine del mio Comandante - il capitano Scriccia - di far sì che questi Vigili del Fuoco, pur dovendo fare il loro lavoro, recassero meno danni possibili.  
P.M.: Ecco.  
P.F.: Ecco, e quindi questo paletto era... questi due tronconi erano stati posti lì, al centro, all'inizio, perché lì succedeva questo: poiché c'era tanta pio... era piovuto, precedentemente, e quindi, con gli scavi, si erano create delle fosse, delle buche...  
P.M.: Si affondava con i piedi, insomma.  
P.F.: Si affondava con i piedi. Li avevamo messi, tanto per poter passare più tranquillamente, sia noi che i…
P.M.: Tanto era già rotto.  
P.F.: Sì. Tanto era già rotto. Ormai non c'era poco più da fare. Quindi, tornando un attimino, osservammo attentamente e ci rendemmo conto che si trattava di un proiettile. A questo punto, ricordo perfettamente che tutti si fermarono le operazioni di scavo. Tutti quanti ci fermammo. Il dottor Perugini informò l'Autorità Giudiziaria, il P.M., di questo rinvenimento e in un momento successivo si procedette al repertamento, come da, diciamo...  
P.M.: C'è un filmato, l'abbiamo visto.  
P.F.: Sì.  
P.M.: Non ho altre domande, grazie.  
Presidente: Avvocati di parte civile?  
A.P.: Avvocato Pellegrini. Maresciallo, lei può ricordare, ha una memoria visiva di dove fosse collocato questo paletto, poi rottosi, prima della rimozione?  
P.F.: Ecco, io devo dire questo...  
A.P.: Rispetto alla catasta di tegole.  
P.F.: Io devo dire questo, che per meglio far comprendere ai signori della Corte, alla Corte questo... devo dire che quando si accede in quest'orto del Pacciani, vi si accede dal numero civico 28 e c'è una specie di 5, 6, 7 metri di... di arco, diciamo così, e si arriva all'orto del Pacciani. Subito, sulla destra, inizia praticamente la rete metallica, quindi inizia anche l'orto. In quest'angolo, se non vado errando, esiste anche un albero di frutta. Tra l'albero di frutta e il muro perimetrale del numero civico 28, esistevano due cose: una catasta di tegole...  
A.P.: Sì.  
P.F.: Tegole che venivano poi riutilizzate per sostituire quelle che si rompono sui tetti, così disse l'imputato. Inoltre vi era una struttura in cemento di un metro, un metro e mezzo, alta una settantina di centimetri, interrata, che noi frantumammo tutto, perché ci sembrava una struttura... cioè, poteva servire anche per sedersi, ma per noi sembrava una cosa anomala.  
A.P.: Poteva essere un nascondiglio.  
P.F.: Be', ovviamente pensammo...  
A.P.: Poteva essere.  
P.F.: Questo adesso... cercavamo, quindi cercavamo ovunque.  
A.P.: Chiaro.  
P.F.: Oh, dagli... è da dire questo, che l'orto, che sarà 7 o 8 metri di larghezza, non voglio errare, comunque aveva l'ingresso, un ingresso che non aveva cancello eccetera, ma era dove terminava la rete, sul lato destro, guardando l'orto, sul lato sinistro, in vicinanza del numero civico 30. Qui percorreva tutta per la lunghezza dell'orto, con una larghezza di 60-70 centimetri, una fila di queste colonnine che vengono usate per le viti. Ecco, se non ricordo, questa dovrebbe essere stata la prima o la seconda colonnina. Adesso non posso giurarlo...  
A.P.: Rispetto a che cosa?  
P.F.: ... che venne rimossa. Ma questa è una mia deduzione, in quanto questi due pezzi, prima di essere collocati a terra, per quelle funzioni che precedentemente ho detto, erano stati appoggiati accanto a queste... a queste tegole. Quindi era una zona già visitata, sostanzialmente, già ispezionata da noi. Quindi non c'era motivo di ritornarci, né niente. Mentre gli altri tronco... gli altri paletti, vennero rimossi con più cautela e collocati sul lato sinistro - qui il filmato potrebbe dimostrarlo benissimo - sul lato sinistro dell'orto. Ovviamente rispetto a chi guarda l'orto con le spalle rivolte, avendo sulla sinistra il numero civico 30 e sulla destra il numero civico 28.  
A.P.: Lei ricorda se, vicino alla catasta di tegole, c'era ancora una buca, prima dell'inizio della perquisizione e degli scavi?  
P.F.: Io, onestamente, non me lo ricordo questo. La buca è nata per il fatto della rimozione di quel manufatto di cui parlavo.  
A.P.: Questo d'accordo. No, una buca proprio una. .. come per uno scavo di... per trovare le radici din una pianta, per esempio.  
P.F.: Onestamente non me ne ricordo.  
A.P.: Bene. Grazie.  
Presidente: Avvocato Colao, prego.  
A.C.: Senta, scusi, questi paletti...  
P.F.: Prego.  
A.C.: ... erano con delle anime di ferro?  
P.F.: Esatto, Avvocato. Non... perché un paletto credo che sia sui due metri di lunghezza. Ha bisogno di questa struttura, sennò si frantuma facilmente.  
A.C.: Però lei può escludere che questo paletto rotto, trovato rotto, non fosse stato rotto già sul posto e combaciato?  
P.F.: Io...  
A.C.: Essendo venuto fuori poi questa circostanza, che...  
P.F.: Devo. . . devo dire una cosa. Questa è una mia ipotesi, no? Io penso che se si spezza uno di quei paletti, a un certo punto... Siccome l'anima di ferro, se non ricordo male, queste quattro anime di ferro sono di un diametro di 3-4 millimetri, ovviamente non si spezza facilmente. Il cemento si frantuma, ma le anime di ferro andranno comunque recise. Questa è una mia...  
A.C.: Certo, ma io proprio le sto chiedendo questo. Le sto chiedendo se lei può escludere che questo paletto non fosse già rotto prima e combaciato lì, sul posto, indipendentemente poi dalla manomissione dei Vigili del fuoco.  
P.F.: Avvocato, per questa deduzione ritengo che potrebbe essere anche già spezzato, era esistente già spezzato, insomma, ecco.  
A.C.: Bene, grazie. Non ho altre domande.

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