mercoledì 9 novembre 2011

Ruggero Perugini - Deposizione del 13 giugno 1994 - Tredicesima parte

Segue dalla dodicesima parte.

P.M.: Scusi Presidente non si è parlato dei fatti del ’51, pur riguardando l’imputato, ora qui si viene a parlare di fatti relativi…
A.B.: No sono fatti della imputazione.
P.M.: No, no, no sono fatti relativi a persone diverse dall’imputato
Presidente: Facciamo la domanda avvocato Bevacqua.
P.M.: Allora io chiedo siccome c’è già una sentenza anche qui…
Presidente: Facciamo la domanda.
P.M.: …per fatti diversi relativi a persone diverse allora usiamo lo stesso metro.
Presidente: Facciamo la domanda.
A.B.: Mi scusi Presidente io sono accusato di avere ucciso nel 1968…
Presidente: Va bene avvocato lei è accusato però lei ora ha fatto questa premessa adesso faccia la domanda che mi pare avesse già fatto prima ma ora…
A.B.: Certamente, allora su questi personaggi che secondo me… ma io sono un pessimo invest… anzi non sono nulla, non avete più indagato, non avete più le domande, se avete fatto dei riferimenti, dei collegamenti fra questo signor Mele Giovanni, il signor Vinci Salvatore, quello che aveva la moglie che gli era morta, si dice, quando aveva 19 anni, questo signore che era mezzo psicopatico, che aveva tante macchine, che addirittura avrebbe lasciato dei fori di una calibro 22 in una officina dove lui lavorara, ecco, avete fatto voi queste indagini per trovare dei collegamenti? Faccio riferimento in particolare alla pagina 104.105.106.114 e seguenti della sentenza del giudice istruttore, 146…
P.M.: La domanda Presidente, sennò io faccio le domande sul ’51 e la Corte me le fa fare.
A.B.: 154… no, no, lo straccio, lo straccio, l’avete visto questo straccio che era pieno di sangue con della polvere da sparo? L’avete riguardato?
Presidente: Allora avvocato cominciamo a rispondere sennò…
P.M.: Fu oggetto di perizia, fu oggetto di perizia, è stato tutto oggetto di perizie, queste son domande che veramente…
Presidente: Va bene, va bene…
A.B.: Ha riguardato queste posizioni?
R.P.: Ascolti… La nostra posizione in questa indagine complessivamente considerata qui, e non soltanto dal momento in cui il Pacciani entra nella nostra considerazione, è stata quella di una totale umiltà perché l’unica cosa certa che noi sapevamo con certezza era di non saperne niente, ovviamente è stata nostra premura rileggerci tutto ciò che era stato fatto prima per questo motivo posso dirle che conosco ciò di cui lei parla, conosco anche bene però il fatto che questi personaggi furono scagionati non da noi ma dall’assassino il quale provvide ad uccidere quando loro non erano in condizioni o di libertà o comunque non potevano muoversi senza essere notati. Per quanto riguarda il numero di persone che si aggirano nottetempo o durante il giorno, il pomeriggio, nella zona di Roveta o vicino al cimitero di Montefiridolfi o vicino ad altri cimiteri o luoghi oscuri, con la premessa che vicino al cimitero di Montefiridolfi nessun delitto è mai stato commesso, il dato è considerevole nel senso che di curiosi, guardoni ce n’è tanti, c’è anche gente che va a raccogliere i funghi di notte prima che gli altri di giorno glieli portino via, abbiamo un quadro di situazioni di questi usi e costumi della zona piuttosto ricco di episodi. Il dato sostanziale è che questi personaggi anche se noi li riconsiderammo, nel senso che ne ristudiammo e ne rivalutammo le posizioni, vedemmo se era stato fatto tutto ma naturalmente con la dovuta umiltà perché quella gente era stata veramente sondata a fondo dagli investigatori dell’epoca che avevano veramente sondato a fondo e se ci fosse stato un minimo appiglio stia ben certo che non se lo sarebbero fatto scappare e comunque non l’avrebbero lasciato a noi, però nulla emerse, il dato sostanziale è questo, questo tipo di delitto anche se può piacere tanto ai media, può piacere tanto agli stregoni di cui mi parlava l’avvocato Fioravanti, non èun delitto caratteristico di una cooperativa di mostri, non è un delitto commesso…
A.B.: Chiedo scusa… la sua opinione non può farla…
R.P.: No mi perdoni, non è la mia opinione, io sto citando molto umilmente, sto citando affermazioni molto più qualificate delle mie, soprattutto di esperti che hanno il problema in casa e avendo il problema in casa lo hanno sviscerato e studiato a fondo, cosa che non è accaduta in Italia perché in Italia di esperti di omicidi seriali non ce n’è, non esiste, quindi se qualcuno dovesse un domani venire qui a dire – io sono un esperto di assassini seriali – è un mentitore perché non ce ne sono, gli esperti sono lì dove questi omicidi vengono commessi e quindi dove c’è il problema, il problema è frequente e lo hanno studiato. Sono le loro opinioni che io cito, è gente che parla inglese o il tedesco perché quelli sono i paesi prevalentemente in cui questi omicidi sono presenti. Il dato assolutamente suggestivo del gruppo della setta satanica è stato ripetuto fino all’estenuazione ma è un fatto sostanziale che questi sono delitti consumati da una persona che ha in mente una particolare cosa, una certa fantasia e difficilmente condivisibile da più persone…
A.B.: Io non posso continuare… mi scusi per carità io non posso farla continuare, almeno io…
Presidente: Quindi praticamente…
A.B.: Ecco, non hanno fatto delle indagini su quelle persone.
Presidente: Quindi praticamente voi…
R.P.: Noi abbiamo fatto…
Presidente: …dell’omicidio commesso mentre quelli erano in carcere e avete detto – quelli sono -
R.P.: Certamente, certamente.
Presidente: Non avete proseguito poi le indagini neanche alla…
R.P.: Questo è un dato rilevante, voglio dire un’altra cosa però, le persone che abbiamo investigato avvocato Bevacqua, parlo di investigare in modo meticoloso, sono state numerosissime perché citare soltanto quelli? C’erano tanti altri personaggi suggestivi, c’erano tanti altri personaggi molto più interessanti di qualcuno che si teneva in saccoccia il taglia balza o lo teneva in macchina o aveva qualche problema di carattere sessuale o che, ce n’erano tanti…
A.B.: Però c’erano anche altri elementi…
R.P.: Questi li abbiamo investigati, il dato di fatto è che dalla massa di quelli investigati la persona che è uscita fuori è il signor Pacciani non per mia colpa, non per colpa della SAM, non per colpa dei Carabinieri ma per il semplice motivo che lui aveva questo tipo di… Il signor Pacciani ancora all’anno cui è datato quel verbale, quel signor Pacciani non è da me reputato… io l’ho detto all’inizio e io lo ripeto, noi non abbiamo cucito addosso l’etichetta di mostro a nessuno e se lei avvocato vuole cortesemente dare lettura di tutto il docuemento si renderà conto che quello di cui parlo io e non solo io perché quel dato non è firmato solo da me…
A.B.: Siete in due.
R.P.: Ma anche da anche dal Comandante della sezione anticrimine, il Capitano Paolo Scriccia, io elenco dati oggettivi, oggettivamente rilevati, le do atto che forse…
A.B.: Non ne parliamo più, non ne parliamo più…
R.P.: Ma è pienamente accettabile il fatto che l’anonimo vuole dire –questo è il mostro- .
A.B.: Nella foga anche difensiva ciascuno di noi…
R.P.: Ovviamente.
A.B.: In buona fede può fare anche degli errori, solo che certi errori possono…
R.P.: Ovviamente avvocato.
A.B.: Si rischia di…
R.P.: Però nel contesto i particolari si capiscono.
A.B.: Allora non ne parliamo più, dottor Perugini io la stimo, lei spero che perlomeno l’antica amicizia che ci univa anche dopo questa battaglia continuerà ancora…
R.P.: Non impugneremo certo l’ascia.
A.B.: Nonostante la foga e la volontà di fare il mio dovere. Senta dottor Peugini lei ha detto che ha fatto queste indagini, ecco le volevo domandare siccome non l’ho trovato questo rapporto negli atti del dibattimento, a proposito di quel motorino cui voi assegnavate grandissima importanza, assegna almeno l’accusa grande importanza…
R.P.: Si.
A.B.: Nel processo nel 1985, cioè dei poveri ragazzi che sono stati uccisi, se non erro, fu fatta una… stavolta dai Carabinieri, fu fatta una ricerca di tutti i motorini di un certo tipo, di un certo colore che erano stati rubati, sottratti eccetera, io vorrei produrla perché non so se lei se la ricorda questa pagina, queste pagine, forse neanche il Pubblico Ministero…
P.M.: Direi che non sono utilizzabili quindi facciamo la domanda…
A.B.: E allora la domanda è questa: se è vero che in quell’occasione furono repertati ben 41 motorini che erano stati sottratti di cui uno in particolare marca Beta, di colore azzurro, asportato in Scandicci il 9.9.83, marca Beta, ecco io credo… lei se la ricorda quella circostanza?
R.P.: Io mi ricordo che fu fatto come normalmente veniva fatto sempre dopo un duplice omicidio, fu fatto un’approfondita ricerca sui mezzi o motomezzi che potevano… notati o intravisti o cimunque rilevati nelle prossimità del luogo del delitto nei giorni prima, potevano essere di interesse, nel senso potevano essere i mezzi utilizzati dall’autore dei duplici omicidi, questo è un dato che veniva fatto per tutti…
A.B.: Ecco, siccome non è allegato agli atti…
P.M.: Non può essere allegato è un’attività di P.G.
A.B.: ma non se ne fa neanche cenno, siccome è un dato a cui l’accusa dette grande importanza…
P.M.: No noi annettiamo il caso al motorino di Pacciani e c’è il colore.
A.B.: Va bene, ma certamente ma io voglio dire che siccome il motorino di Pacciani non aveva una targa e siccome sarebbe stato visto un motorino Beta, siccome un motorino Beta quel giorno è stato sottratto, il 9.9.1983 guarda caso a Scandicci, io dico che non soltanto questo ma tanti altri ne sono 41 di motorini anche Beta io dico e chiedo alla Corte eccellentissima di utilizzare questo dato informativo perché è un dato…
P.M.: Utilizzato attraverso una testimonianza della domanda, fogli non si possono acquisire.
A.B.: La testimonianza… se è vero allora, io gliele faccio e gliele mostro…
P.M.: Se l’ha fatte il dottor Perugini gliela può mostrare, se non l’ha fatta il dottor Perugini è inutile mostrarla, si tratta di atti…
Presidente: Vediamo se il dottor Perugini ne è a conoscenza.
A.B.: Presidente io veramente, il nuovo codice di procedura penale obbliga il Pubblico Ministero anche alla ricerca degli elementi a favore dell’imputato, io non so perché in questo processo questa norma viene dimenticata.
Presidente: Avvocato questo lo dice lei.
P.M.: Lo sta dicendo lei e mi dispiace che lo dica così perché conosce tutti gli atti e sa…
Presidente: Questo è un codice estremamente formalista.
A.B.: Certamente.
P.M.: Ecco, sa quali atti sono…
Presidente: Voleva essere garantista e invece poi a volte non lo è.
P.M.: E’ tutto a sua disposizione tant’è…
R.P.: Io ricordo di aver visto questi accertamenti, voglio aggiungere una cosa…
A.B.: No, no, prego, prego…
R.P.: Io non posso ricordare dati… questa indagine ha richiesto milioni di informazioni, di notizie, qualcuno erroneamente aveva capito 30.000 documenti erano 30.000 nominati, no ogni documento comprende decine di migliaia di nominativi. Quello che volevo dirle è che non rico… certamente non è una ricerca che ho fatto io, nel 1985 quando fu fatta quella io non ero neanche alla Squadra mobile, non l’ho fatta io quindi… naturalmente mi è capitato di riguardare tutta la documentazione, tutti questi accertamenti e anche quelli ovviamente, quel dato che lei mi cita non me lo ricordo con ciò non voglio dire che possa non essere importante, il dato sotanziale che per noi emerge in questa indagine è che il signor Pacciani era proprietario di un motorino e che un motorino fu trovato, fu visto, fu notato su luogo del duplice omicidio dei francesi.
P.M.: Con i colori…
R.P.: Tutto qui. Un altro elemento che peraltro noi abbiamo trovato di un qualche interesse è il fatto che il motorino del signor Pacciani…
A.B.: Era pittato…
R.P.: No, fu ridipinto.
A.B.: Di blu.
R.P.: E di verde e di giallo.
P.M.: Giallo.
A.F.: Giallo.
R.P.: Di blu e di giallo, lo stesso colore delle sue imposte.
A.B.: Ci mancava soltanto di andare a "Volare"… nel blu dipinto di blu…
R.P.: Comunque non… non… il dato io il dato che interessa noi, come indagine in questo caso in cui è imputato il signor Pacciani è che un motorino come il suo fu visto da quelle parti.
A.B.: Presidente io faccio sommessa istanza, poi la Corte deciderà sul punto, in riferimento a quello che dice il testimone cioè di aver comunque letto questi atti e siccome in questi atti si fa riferimento a ben 41 motorini di vario tipo e foggia che sarebbero stati sottratti in quel periodo, siccome ce n’è uno particolarmente significativo sul piano così indiziario, quello al numero 26, marca Beta di colore azzurro asportato in Scandicci il 9.9.83 io faccio questa istanza perché venga eventualmente utilizzato o comunque signor Presidente non tanto utilizzato questo documento, mi rendo conto dell’ostacolo formale, che venga sentito sul punto colui che ha redatto questa…
Presidente: Chi sarebbe?
R.P.: Eh io… aspetti… sicuramente il Maresciallo nucleo operativo dei Carabinieri… glielo dico subito… Nunziato Torrisi… Maggiore Comandante del nucleo Nunziato Torrisi.
P.M.: Presidente se mi consente due parole
A.B.: Questa è la istanza che io faccio.
P.M.: Due parole sull’istanza.
Presidente: Ha firmato il rapporto sicuramente…
A.B.: E allora deve essere…
P.M.: Presidente se mi consente due parole sull’istanza…
A.B.: Appena finisco scusi, senta Nunziato Torrisi.
P.M.: Posso?
Presidente: Prego.
P.M.: Direi che attraverso questo mezzo si inserisce nel processo tutti gli atti del P.M. mi sta benissimo, allora come questo chiedo che siano ammessi tutti quelli di cui ho già chiesto l’ammissione e tutti quelli che chiederò perché se questo è il metodo… Se invece vogliamo rimanere al codice, aldilà della testimonianza del dottor Perugini non possiamo fornire alla Corte alcun atto, se c’era da fare delle domande al Maggiore Torrisi c’era un termine perentorio che è stato invocato nei confronti del P.M. tante di quelle volte che non sto a ripeterle e che la Corte ha ritenuto di dover tenere come barriera, allora è una barriera al quale il P.M. si è sottomesso e vorrei che la barriera servisse per tutti, grazie.
A.B.: Presidente io non voglio barriere di nessun tipo…
Presidente: Scusi avvocato, gli avvocati di parte civile su questo punto?
A.B.: Signor Presidente non è che voglia fare una replica, non è consentito…
Presidente: Lei non la vuole fare ma la fa.
A.B.: No, no le spiego, mi perdoni, io credo che dobbiamo per una volta… per una volta per tutte decidere che cosa si intende per articolo 187 del codice penale, che cosa si intende… i fatti della imputazione sono quelli oggetto delle mie richieste, i fatti invece cui fa riferimento il signor Pubblico Ministero, cioè quelli relativi al 1951, non hanno mia fatto parte, né fanno parte della imputazione.
Presidente: Va bene avvocato, questa è un’altra polemica, la Corte si riserva su questa richiesta.
P.M.: Bene grazie.
A.B.: Allora…
Presidente: Proseguiamo prego.
A.B.: Grazie. Allora dottor Perugini entriamo nel vivo della… non di culatta dato che si parla… nel vivo di questo processo… senta lei è stato anche su a trovare i tedeschi? Questi ragazzi… le persone mi pare che è stato anche con la SAM…
R.P.: I familiari? Si.
A.B.: Nella città di Osnabruck.
R.P.: Osnabruck.
A.B.: E’ vero che è una città che ha circa 200.000 abitanti? Piuttosto grande?
R.P.: E’ una città il cui abitato non conosco, io sono andato a casa dei parenti di Meyer a Osnabruck e a Cuxhaven dai parenti…
A.B.: Ma era grande però?
R.P.: Avvocato debbo dirle che il dato non ha richiamato il mio interesse.
A.B.: Invece richiama il mio, va be’ dico è una città piccola o una città grande?
R.P.: Non lo so.
A.B.: Non lo sa.
R.P.: E’ una città…
A.B.: poi glielo porto io il documento.
P.M.: Lo posso portare anch’io ci son stato anch’io…
A.B.: 165.000 abitanti.
P.M.: Si, si, così per curiosità sua.
A.B.: Va bene.
P.M.: E’ una provincia quella, comunque.
A.B.: 165.000 abitanti.
P.M.: Non è il paese eh, avvocato.
A.B.: Non è un paese.
P.M.: Non è il paese che ha 165.000…
A.B.: Va be’ ora vediamo, allora…
P.M.: Se dobbiamo dire le cose che…
A.B.: Io ci ho un dato…
P.M.: Diciamole per bene.
A.B.: De Agostini, 165.000 abitanti quindi lo dice… qualcosa…
P.M.: Si ma è come Firenze se ne ha 500.000 o 2.000.000….
Presidente: Va be’ non era un paesino via…

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