lunedì 16 maggio 2011

Tiziano Pieraccini - Deposizione del 31 maggio 1994

Tiziano Pieraccini fu ascoltato il 31 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.


Presidente: Un altro teste Pubblico Ministero.
P.M.: Si Presidente, sentiamo Pieraccini Tiziano.
Presidente: Si accomodi Pieraccini Tiziano, sieda lì per cortesia. Autorizza le riprese televisive e fotografiche?
T.P.: Si.
Presidente: Sii? Benissimo, allora il signore le autorizza potete riprenderlo. Vuole leggere per piacere?
T.P.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Le sue generalità esatte. Pieraccini Tiziano nato a?
T.P.: A Cerbaia il xx.xx.xx
Presidente: Residente?
T.P.: A Cerbaia.
Presidente: A Cerbaia. Risponda per cortesia alle domande del Pubblico Ministero.
T.P.: Si.
P.M.: Signor Pieraccini lei conosce o ha conosciuto il signor Pacciani?
T.P.: Si.
P.M.: Per quale motivo?
T.P.: Perché eravamo in affitto a casa sua, in una delle sue case.
P.M.: Ricorda il periodo?
T.P.: Dal novembre ’86, mi sembra, fino alla fine dell’87.
P.M.: Lei è mai stato in casa dove abitava invece il Pacciani?
T.P.: Si.
P.M.: Ha mai visto niente che a lei può essere rimasto impresso?
T.P.: Si.
P.M.: Che cosa ha visto che le è rimasto impresso?
T.P.: Fotografie pornografiche miste a santini… tante cose.
P.M.: E dov’erano queste? Su… attaccate da qualche parte?
T.P.: Su una parete della cucina, in particolare si.
P.M.: C’erano anche foto di bambine?
T.P.: Bambine non ricordo.
P.M.: Ricorda di aver visto qualche foto che l’ha impressionata più di altre? Di averne parlato con i suoi amici? Che poteva essere una foto particolare?
T.P.: No. Cioè non è una cosa normale nemmen quello…
P.M.: Si, si va bene, se qualche foto a lei è sembrata di una delle figlie?
T.P.: No.
P.M.: A lei no.
T.P.: No.
P.M.: Cioè non ricorda…
T.P.: Non ricordo.
P.M.: Non ricorda. Potrebbe aver fatto dei commenti con dei suoi amici circa queste foto?
T.P.: Se ne parlava si, però ora non è che…
P.M.: Senta, ricorda se aveva armi? Ha visto se aveva fucili in casa?
T.P.: No io non ho fatto caso a armi. Mi ricordo di una cartucciera.
P.M.: Era attaccata da qualche parte o era appoggiata?
T.P.: Appoggiata mi pare.
P.M.: Lei non ha fatto caso se c’erano fucili da caccia vicino a questa cartucciera?
T.P.: No.
P.M.: Non ci ha fatto caso o non lo sa?
T.P.: Non ho fatto caso.
P.M.: Non ha fatto caso. C’erano degli animali imbalsamati?
T.P.: Si.
P.M.: Uno, due, molti?
T.P.: Diversi si, mi sembra una volpe, una faina…
P.M.: Lei ha detto “una diecina” addirittura, ha detto…
Avvocato Fioravanti (fuori microfono): E basta!
P.M.: Ricorda di aver detto questo?
A.F.: Ma perché suggerisce le risposte il Pubblico Ministero?
P.M.: Allora io ho detto…
A.F.: No, non lo so io eh…
P.M.: Ho detto…
Presidente: Via su!
A.F.: Una, due, una diecina… E sono due.
P.M.: Allora chiediamolo
Presidente: Quante erano? Su…
A.F.: “Quante erano?” è la domanda!
T.P.: Erano diversi, circa una diecina fra grandi e piccoli.
A.F.: Ecco, ora l’ha detto perché gliel’ha ricordato.
P.M.: Erano nove. Risolviamo il problema erano nove.
Presidente: Chiediamo anche che animali erano.
P.M.: Lo stava dicendo.
A.F.: Ohooo
Presidente: Una faina, una volpe l’ha già detto.
T.P.: Una volpe, mi sembra, una faina e poi uccelli piccoli, una civetta mi sembra…
Presidente: Civetta, uccelli piccoli…
T.P.: Poi va be…
P.M.: Ha mai avuto modo di vedere se Pacciani era un bevitore o meno?
T.P.: Si.
P.M.: Ha avuto modo di vederlo o l’ha sentito dire?
T.P.: L’ho visto e me ne sono anche accorto.
A.F.: Non sono capitolate queste prove.
Presidente: Ammetto.
P.M.: Come mai… l’ha visto lei eh? Bere?
T.P.: Si.
P.M.: Ha mai avuto modo di vedere i rapporti fra il Pacciani e gli altri familiari? O li conosce?
T.P.: Rapporti… Mi ricordo che la figlia mi sembrava piuttosto impaurita.
P.M.: La figlia quale?
T.P.: Quella più piccola.
P.M.: Impaurita? Come mai? Come ebbe questa sensazione? Da che cosa?
T.P.: Tutte le volte che si capitava in casa si metteva sempre in un angolo zitta, insomma dava quell’impressione lì poi.
P.M.: Ha mai parlato il Pacciani che aveva già avuto una moglie?
T.P.: Si.
P.M.: E che fine aveva fatto questa moglie?
T.P.: Mi ricordo che n’ha parlato, mi sembra una volta.
P.M.: Disse per caso che era morta?
T.P.: Di questo non me ne ricordo.
P.M.: Così ha riferito…
T.P.: Mi sembra d'aver visto una fotografia però, la tirò fuori, una foto in bianco e nero…
P.M.: Di una signora?
T.P.: Si.
P.M.: E disse che era una sua precedente moglie?
T.P.: Una ex-moglie, mi pare che abbia detto così.
P.M.: Così lo ricorda lei.
A.F.: Non è capitolato Presidente perché altrimenti facciamo l’interrogatorio a raggio.
Presidente: Attenzione eh… che chi di spada ferisce di spada perisce. Se io prendo le capitolazioni e stiamo solo a quello non parlate più. Andiamo avanti. Potete fare il controesame.
A.F.: Controesame, certo.
P.M.: Non ho altre domande Presidente.
Presidente: Signori avvocati di parte civile. Avvocato Colao prego.
A.C.: Scusi lei fra le foto che vide in casa Pacciani, queste foto erano pornografiche?
T.P.: Si.
A.C.: Ecco, si ricorda se c’erano foto pornografiche di omosessuali? O erano tutte donne?
T.P.: Mi sembravan tutte donne, si.
A.C.: Bene, grazie.
Presidente: Altre domande? Prego avvocato Bevacqua.
A.B.: La pornografia, per lei, eh? Che cos’è?
T.P.: La fotografia?
A.B.: No, la pornografia.
T.P.: La pornografia…
A.B.: Cioè un bel nudo secondo lei è pornografico?
T.P.: Si, bisogna vedere dove si tiene…
A.B.: Si va beh questo è un altro discorso. Cioè per esempio il calendario Pirelli secondo lei è pornografico?
T.P.: No
A.B.: No, quindi sono dei nudi? Bei nudi, belle donne… No?
T.P.: Si.
A.B.: Ecco, queste fotografie che c’erano, lei dice, frammiste a santi, a santini, eccetera, erano fotografie di donne, probabilmente nude?
T.P.: Si.
A.B.: Non in atteggiamenti particolari?
T.P.:
A.B.: Cioè lei rimase un po’ stupito che fossero lì?
T.P.: No, di preciso ora non mi ricordo, comunque erano ritagliate da dei giornali… insomma…
A.B.: Da dei giornali pornografici. Quindi erano delle donne nude?
T.P.: Si.
A.B.: E quando son belle, son belle, c’è poco da dire, no?
T.P.: Si.
A.B.: Va beh, aldilà del gusto buono o cattivo di metterli insieme ai santi o comunque in cucina con… Comunque eran queste le fotografie, ohooo… Senta, a proposito di questa foto, cui annette grande importanza il signor Pubblico Ministero…
P.M.: No, la signorina che abbiamo sentito prima.
A.B.: E il signor Pubblico Ministero.
Presidente: Va bene, forza!
A.B.: E’ l’ispiratore della… di questa indagine quindi… Dunque lei ha detto che innanzitutto il signor Pacciani era un grosso bevitore, vero?
T.P.: Si notava.
A.B.: Ed era uno che anche si incavolava perché non ammetteva, dice lei, di essere contraddetto…
T.P.: Si.
A.B.: Tant’è che quando l’avete contraddetto in qualche cosa avete litigato e siete andati via?
T.P.: Si.
A.B.: O no?
T.P.: Si è vero.
A.B.: Quindi voi siete andati via, avete rotto l’amicizia col Pacciani, se era amicizia, quello che era questo rapporto, perché avete litigato?
T.P.: Si va beh, non rotta… poi…. Va beh…
A.B.: Insomma avete litigato?
T.P.: Si.
A.B.: Quindi non è che siete in amicizia col Pacciani, no? Assolutamente, ecco, lei ha detto, vorrei che lei me lo confermasse questa circostanza, che queste pareti erano piene di… insieme ad altre figure sacre, vi erano delle figure profane, come si suol dire, va bene? “Ricordo anche che qualcuno” lei non ha mai specificato chi “dei miei amici aveva ravvisato la figlia minore del Pacciani”, lei non sa chi sia questo qualcuno?
T.P.: No se ne parlava di queste cose però…
A.B.: Non fu lei che ravvisò?
T.P.: No, no.
A.B.: Quindi qualcuno disse questa cosa. Ecco, quando lei fu sentito, fu sentito da chi? Dai Carabinieri? Dalla Polizia? Dal Pubblico Ministero? Da chi fu sentito?
T.P.: Dalla Squadra Anti Mostro, dalla SAM.
A.B.: Dalla Squadra Anti Mostro e come la trovarono lei? Come la cercarono? Come la individuarono? Come riuscirono a trovarla?
T.P.: Come m’hanno trovato?
A.B.: Si.
T.P.: Penso che siano arrivati a me tramite il contratto di affitto.
A.B.: Contratto di affitto, perché il contratto di affitto era intestato a lei?
T.P.: Intestato a tutti, mi sembra, però la residenza l’ha presa una persona sola.
A.B.: Ho capito. Quindi arrivarono a lei tramite il contratto di affitto e le domandarono queste cose?
T.P.: Si.
A.B.: Ecco il contratto di affitto quando era cessato?
T.P.: Dopo un anno circa, sempre nel solito periodo, mi pare.
A.B.: Qual’era il periodo?
T.P.: Verso novembre
A.B.: Del?
T.P.: ’87.
A.B.: ’87.
T.P.: Novembre… Dicembre…
A.B.: ’87?
T.P.: Si.
A.B.: E c’era sempre il Pacciani?
T.P.: No era già stato arrestato.
A.B.: Era stato arrestato Pacciani?
T.P.: Si.
A.B.: E come si ruppe il contratto?
T.P.: Come si interruppe? Perché si interruppe? Se Pacciani era stato arrestato… Perché avete…
T.P.: Comunque non per quello, perché c’erano dei problemi fra di noi… Per l’uso che se ne faceva della casa sera arrivati a un punto che…
A.B.: Che uso facevate della casa?
T.P.: Per suonare.
A.B.: Eh?
T.P.: Per suonare.
A.B.: E quanti eravate che suonavate?
T.P.: S’era in cinque mi sembra.
A.B.: Scusi, a questo punto vediamo… siccome a me piace la melodia eh? Soltanto le mele ma anche le altre mele mi piacciono… Senta che strumenti suonavate?
T.P.: Io personalmente tastiere poi c’era altri due ragazzi sempre con le tastiere, un basso, una chitarra, la voce…
A.B.: Quindi frastornavate un po’ mezzo mondo?
T.P.: Sii
A.B.: Grazie.
Presidente: Domande?
P.M.: Avevate chiesto in affitto la casa per suonare o no?
T.P.: Si, si.
P.M.: Bene, grazie non ho domande.
Presidente: Può andare.
A.B.: Si può suonare il violino… Mandolino…

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