giovedì 28 aprile 2011

Antonella Salvadori - Deposizione del 31 maggio 1994 - Prima parte

 
Antonella Salvadori fu ascoltata il 31 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni
Presidente: Un altro.
P.M.: Salvadori Antonella, Presidente.
Presidente: Salvadori Antonella
P.M.: Faccio presente alla Corte che la signora Salvadori ha un certificato che… per dimostrare il suo stato di salute stamani, aveva qualche difficoltà a venire, è venuta lo stesso.
Presidente: Le siamo grati.
P.M.: Ho qui il certificato
Presidente: Lo vuole consegnare alla Corte?
P.M.: Si Presidente.
Presidente: Buongiorno signora, si accomodi per cortesia. Vuole leggere quella formula per piacere?
A.S.: Si.
Presidente: Consente innanzitutto la ripresa televisiva e fotografica?
A.S.: No.
Presidente: No, quindi anche in questo caso niente telecamere e fotografie
A.S.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto a mia conoscenza.
Presidente: Benissimo allora lei si chiama Salvadori Antonella nata signora?
A.S.: A Firenze il xx.xx.xx.
Presidente: Residente?
A.S.: A Mercatale val di Pesa
Presidente: Benissimo risponda per cortesia alle domande del Pubblico Ministero.
A.S.: Si.
P.M.: La prima domanda è questa signora, lei aveva fatto pervenire un certificato nel quale il suo medico attestava la sua impossibilità stamani, o le sue difficoltà, noi le abbiamo chiesto di venire lo stesso e lei è venuta?
A.S.: Si.
P.M.: Quali sono queste sue difficoltà?
A.S.: Ci ho un po’ di nausea, di mal di stomaco.
P.M.: Perché è in stato interessante?
A.S.: Si.
Presidente: Ah ho capito, mi spiace.
P.M.: Noi le abbiamo chiesto di venire e lei è venuta ugualmente. Signora io le devo chieder di un episodio del quale, risulta dalle carte, lei aveva preferito non parlare poi sembra l’abbia raccontato addirittura a suo marito. Ce l’ha detto ora. Lei quando non era sposata, ha avuto, era fidanzata con il signor Iandelli Luca?
A.S.: Da ragazzina si, ero fidanzata con questo signore.
P.M.: Signora ricorda qualche episodio particolare avvenuto mentre era in compagnia di questo signor Iandelli?
A.S.: Si che nell’86 ci eravamo appartati…
P.M.: Ricorda dove signora?
A.S.: Al cimitero di San Casciano.
P.M.: Ricorda grosso modo che ore erano?
A.S.: Sarà stato le… intorno le dieci e mezzo, le undici…
P.M.: Ricorda che periodo poteva essere di questo anno?
A.S.: Il periodo… il giorno non me lo ricordo, il periodo mi sembra estate.
P.M.: Era tempo buono?
A.S.: Mi sembra di si.
P.M.: Come mai le è rimasto impresso questo episodio signora?
A.S.: M’è rimasto impresso perchè eravamo lì, a un certo punto questo signore…
P.M.: Questo signore chi?
A.S.: Mhmm… Luca Iandelli
P.M.: Ah scusi non avevo capito.
A.S.: Mi fa: guarda c’è una persona al finestrino …io mi volto, vedo solo un’immagine bianca.
P.M.: Lo Iandelli le disse qualcos’altro di questa persona o no?
A.S.: No.
P.M.: Non le disse altro?
A.S.: No, poi andammo via impuariti.
P.M.: Si spaventò lo Iandelli?
A.S.: Si eravamo tutti e due impauriti.
P.M.: Come mai eravate impauriti? Le disse per caso, lo Iandelli, se c’era un motivo…
A.B.: La domanda per cortesia.
P.M.: Come mai eravate impauriti? E’ Una domanda avvocato. Stiamo tranquilli per piacere.
A.B.: No io sto tranquillo.
P.M.: E’ la domanda: perché eravate impauriti? C’è tanto di punto interrogativo in fondo!
A.B.: E poi continuava lei…
Presidente: Perché eravate impauriti?
A.S.: Perché c’era questa persona… c’era una persona al finestrino.
Presidente: Apparve improvvisamente.
A.S.: Come?
Presidente: Eravate giustamente impauriti perché c’era una persona.
A.S.: Una persona.
Presidente: Un estraneo.
A.S.: Lo ripeto io ho visto solo un’immagine bianca.
P.M.: Certo. Lo Iandelli per caso non le disse niente di questa persona? Come era?
A.S.: No.
P.M.: Signora io le contesto che lei ha dichiarato…
A.S.: Allora… mi scusi, non ricordo… allora.
P.M.: Ecco, non lo ricorda.
A.S.: Non lo ricordo.
P.M.: Io le contesto invece che lei disse: “Luca che era insieme a me sul sedile accanto alla guida mi disse: Guarda c’è un uomo con una pistola ed un braccio bianco”, ora lo ricorda?
A.S.: Non me lo ricordo però…
P.M.: Glielo disse Luca questo. E’ questo che le voglio dire, non che l’abbia visto lei. Luca le disse così?
A.S.: Si
P.M.: Ecco, ha visto è molto più semplice? Cosa successe quindi?
A.S.: Cioè… Siamo andati via… cioè eravamo impauriti, siamo andati via.
P.M.: L’operazione per andar via fu semplice o la posizione in cui eravate creò dei problemi? Se lo ricorda…
A.S.: Io… si me lo ricordo, penso… non mi ricordo se abbiamo fatto retromarcia o… con la faccia dell’auto in avanti… se… cioè siamo scappati e basta.
P.M.: Le disse successivamente lo Iandelli se aveva riconosciuto quella persona?
A.S.: Non mi ricordo.
P.M.: Lei però se l’è ricordato, l’ha riferito al P.M. Ora lo ricorda di averlo detto?
A.S.: Si lo ricordo
P.M.: Glielo leggo io perché in questo momento ha delle difficoltà?
A.S.: Si non ricordo.
P.M.: Cosa disse? Disse la signora, glielo contesto, “effettivamente ora che ci penso, qualche tempo dopo il fatto, non ricordo esattamente quanto tempo dopo, lo Iandelli mi disse che a Mercatale un giorno aveva visto una persona con il braccio fasciato bianco che era il Pacciani e quindi lo Iandelli diceva che forse” la signora dice forse, nessuno lo mette in dubbio, “poteva essere quella la persona del cimiter”…
A.S.: No, io… cioè…
P.M.: Lei aggiunge…
A.S.: Io no.
P.M.: No, no, lo disse lo Iandelli, la signora dice al P.M.: “Io però ripeto quella persona che venne lì al cimitero io non la vidi. Evidentemente a causa della posizione in cui mi trovavo.” E’ così?
A.S.: Si.
P.M.: Quindi il signor Iandelli le spiegò, così come dice, perché poteva essere il Pacciani?
A.S.: Mi può ripetere la domanda?
P.M.: Si signora. Io le ho letto quello che lei ha già riferito, ora lo ricorda questo episodio del racconto fatto dallo Iandelli a lei?
A.S.: Si.
P.M.: E’ nei termini in cui io gliel’ho letto?
A.S.: Si.
P.M.: Non ho altre domande, grazie
Segue...

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