giovedì 2 dicembre 2010

Graziella Pacciani - Deposizione del 25 maggio 1994 - Dodicesima parte

Segue dall'undicesima parte.

Presidente: Senta signorina…
P.M.: Presidente, se lei mi consente ho qualche domanda.
Presidente: Allora…
G.P: Che barba…
Presidente: Ricominciamo da capo. Pubblico Ministero.
P.M.: Sono brevi e derivano da quello che ha detto fin’ora. Signorina io vorrei ritornare un attimo all’argomento che è stato abbandonato fortunamente, vediamo se, così, relativo all’acquisto della casa. Lei stava dicendo che sua mamma, è vero che ha risposto che ha una casa intestata a lei e a sua sorella, almeno così ho capito, e che la mamma diceva che non era stato il babbo a intestarla, a comprarla, ci faccia capire…
Presidente: A comprarla. No, però la mamma diceva che…
P.M.: Diceva che, ecco, esatto, scusi. Però, io ho interpretato quel però, volevo capirlo.
Presidente: Cosa diceva sua mamma a proposito di questa casa?
G.P: No diceva che non erano tutti soldi sua.
Presidente: Ahh, ecco.
P.M.: E di chi erano questi soldi?
G.P:
Presidente: Quindi non erano tutti soldi di suo padre ma erano anche soldi di chi?
G.P(Sottovoce): Dei genitori di lui.
P.M.: Forse si semplifica, lei ha mai lavorato signorina?
G.P: Come?
P.M: Lei ha mai lavorato?
G.P: Prim… No. Fino a diciannove anni no, poi…
P.M.: Questa casa quando le è stata intestata?
G.P:
P.M.: Se lo sa…
G.P: Quando… Quando fu rilasciato in un primo tempo.
P.M.: E allora la mamma diceva che non erano soldi suoi perché? Diceva che erano soldi della famiglia? Che avevate lavorato tutti? E’ questo il concetto?
G.P:
Presidente: Cioè di chi erano questi soldi se non erano…
P.M.: Risparmi, non ho capito insomma…
G.P:
Presidente: Risponda, tanto…
G.P:
Presidente: Di chi erano?
P.M.: O almeno cosa diceva la mamma…
Presidente: Secondo sua madre…
P.M.: Se lei non lo sa…
Presidente: Lo ricorda?
G.P: …Cioè che erano della famiglia…
P.M.: La mamma diceva che era denaro della famiglia. Senta, sua sorella invece, lei dice ha lavorato dopo i diciannove anni, sua sorella quando ha lavorato? Se ha lavorato mai.
G.P: No ha lavorato… Fi… Cio… Ha lavorato cinque anni in una famiglia a Firenze.
P.M.: Ricorda in che periodo? Se lo ricorda signorina.
G.P:
Presidente: Lo chiediamo alla sorella.
P.M.: Lo chiediamo alla sorella. Allora facciamo l’ultima domanda a questo proposito. Lei ha detto ora lavora.
G.P: Come?
P.M.: Lei ora lavora?
G.P: Si.
P.M.: Il denaro che guadagna lo mette in casa per la famiglia o per se stessa? O lo usa solo per se?
G.P: No, diciamo lo… Un po’ lo metto da parte e un po’ l’adopro per le spese in casa e le cose per, cioè, per le cose personali nostre.
P.M.: Alla sua mamma ha mai dato niente lei? In passato, ora, ne ha bisogno? Non so, sua mamma ha una pensione?
G.P: Si una volta gli pagai delle bollette sue perché non ce la faceva a…
P.M.: Sua mamma ha una pensione?
G.P: Si.
P.M.: Da quando? Se lo sa.
G.P: … Da quanti anni… no.
P.M.: Da un po’ di tempo o da poco?
G.P: No, da diversi anni.
P.M.: Da diversi anni. Sua mamma, indipendentemente dalla pensione, ha mai lavorato? Ha mai contribuito alle spese della famiglia con il suo lavoro?
G.P: ….
P.M.: Ha fatto qualche lavoro che ha reso qualcosa?
G.P: Non credo. Non lo so ma non credo.
P.M.: Non ho altre domande grazie per ora.
Presidente: Avvocato Pellegrini.
Avvocato Pellegrini: Signor Presidente prima che venga licenziata la testimone. Io devo fare un’istanza alla Corte e cioè che alla teste siano mostrate delle pistole fra le quali una Beretta 22 a canna lunga e una scacciacani insieme ad altre pistole in modo che la signorina ci indichi se fra esse riconosce quella o quelle armi che ha visto in casa o in macchina del papà.
A.B.: Senta io mi oppongo perché esiste questo accertamento, questa ricognizione, esiste agli atti, io gliela posso dare se crede
P.M.: Non gli è stata mostrata la pistola Astra però. Quindi è bene mostrargliela.
A.B.: Gli è stata mostrata la pistola Astra. Lei ha riconosciuto l’Astra.
P.M.: Ripetiamolo. Ripetiamolo.
A.B.: Gli è stato mostrato tutto.
A.P.: Una pluralità di pistole di diversa marca, calibro, forma, tipo
Presidente: Signori noi non sappiamo nulla                                  
A.P.: Niente, io chiedo semplicemente che vengano mostrate sette, otto armi fra le quali una calibro 22 Beretta e una scacciacani.
A.B.: Presidente ma è superato il problema, io non voglio…
A.P.: Questa è la mia istanza
P.M.: Mi associo all’istanza.
A.B.: Mi scusi Presidente è già superato il problema perché l’ha vista
Presidente: Un attimo che verbalizziamo.
A.B.: Certo. La teste ha già detto che la pistola che lei conosceva, che lei ha visto è la pistola che è stata sequestrata il giorno…
Presidente: Questo non l’ha detto.
P.M.: Non l’ha detto.
A.B.: L’ha detto lei, avevamo paura, poi ci hanno detto che era a salve
Presidente: Mi riservavo di chiederglielo
P.M.: Anch’io.    
A.B.: Ecco, glielo chieda.
Presidente: Questo è un particolare che va chiesto.
P.M.: Forse lo potremmo fare dopo averli mostrato le pistole.
A.B.: Ha detto: noi avevamo paura perché ci diceva, perché pensavamo che fosse vera invece era a salve. L’ha detto la ragazza, quindi implicitamente ha detto…
Presidente: Però, però non c’è questo collegamento bisognerà fare questa domanda, io me l’ero annotata, tant’è vero…
Avvocato Colao: Presidente mi associo alla domanda la ritengo indispensabile istanza anche perché la teste ha fatto un segno di una certa lunghezza e voi avete visto meglio di me perché eravate lì davanti, quindi è indispensabile il collegamento con la 22.
Presidente: Allora, prendiamo nota di questa istanza riserviamoci per il momento. Ci sono altre domande?
P.M.: Nessuna il P.M.
Presidente: Ecco, allora senta signorina a proposito di questa pistola, che voi insegnaste ai Carabinieri che quelli sequestrarono il giorno in cui il padre, vostro padre, fu arrestato, era una pistola a salve vero?
G.P: Si era piccolina…
Presidente: Ecco, ma era la stessa pistola che voi avevate visto in precedenza? Che lei vedeva in precedenza? In macchina? Che lui teneva in macchina? Era quella lì o era un’altra pistola?
G.P: No era quella lì.
Presidente: Era quella lì. Benissimo. Quindi era quella che lui portava in macchina. Da quanto tempo la portava?
G.P:
Presidente: Ce l’aveva da molto tempo questa pistola? Lei l’ha vista per un tempo prolungato?
G.P:No io l’ho vista… Da quando andava a lavorare da Gaziero.
Presidente: da quando andava a lavorare da Gaziero. Ecco. Da allora lui aveva questa pistola in macchina. E lei è sicura che fosse sempre la stessa pistola?
G.P:Si.
Presidente: Si. Benissimo. Senta, il suo babbo si muoveva appunto con queste macchine che aveva ma usava anche il motorino? O per meglio dire, aveva un motorino? O più di uno, non so…
G.P:Si ce l’aveva un motorino.
Presidente: Girava anche con quello?
G.P:Si.
Presidente: Si. Ne ha avuto più di uno?
G.P:No ci ha avuto quello lì, poi…
Presidente: Quello lì che è stato sequestrato?
G.P:Si.
Presidente: Benissimo. Io non ho altre domande. Allora possiamo per il momento salvo risentirla a suo tempo…
P.M.: Si, si la richiameremo
Presidente: Comunque per il momento la possiamo rimandare tranquillamente a casa. Bene, sono le una e un quarto
P.M.: Interruzione Presidente perché il prossimo teste penso che come quantità di tempo…
Presidente: E’ la sorella?
P.M.: E’ la sorella e poi la mamma.
Presidente: Signori ci riconvochiamo alle tre e un quarto. Va bene?
P.M.: Bene grazie.

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