martedì 27 luglio 2010

Liberaci dal male

Autore: David A. Yallop  
Prima edizione: Pironti - 1987 - 306 pp - brossurato

Dalla presentazione dell'autore: "Nell'Inghilterra del Nord, negli anni in cui Peter Sutcliffe uccideva e mutilava, stampa, televisione e radio individuarono un nuovo prodotto vendibile, e lo chiamarono « lo Sventratore dello Yorkshire ». I tifosi del calcio cantavano: « Ce n'è solo uno di Sventratore dello Yorkshire », e la cosa mi irritava. Non potevo condividere simili spanventosi sentimenti. « Questi pluriassassini », scrissi, « sono come i pullman. Quando uno è passato, ne arriva un altro ». E ovvio che l'uomo che tutta l'Italia chiama « il Mostro di Firenze » è una persona del genere. Nel giugno 1980 il cosiddetto « Sventratore dello Yorkshire » stava uccidendo già da cinque anni. In quel periodo la polizia era convinta che l'uomo cui stava dando la caccia provenisse dall'Inghilterra nord-orientale, dalla zona di Newcastle. Io ero pervenuto a differenti conclusioni. Durante il mio colloquio con il funzionario di polizia incaricato delle indagini, mi fu richiesta un'opinione in proposito. « Penso », dissi, « che vi stiate sbagliando per quanto riguarda il nastro magnetico (un presunto messaggio dell'assassino). Penso che si tratti di una beffa. Non credo che l'uomo che state cercando sia di Newcastle o dintorni. È nato e cresciuto a Bradford. Credo che sia alto all'incirca 1,77. Capelli scuri, buona dentatura, ma con un piccolo vuoto nell'arcata superiore. Penso che il suo gruppo sanguigno sia il B. Penso che sia sposato, ma che non abbia figli, e che sia poco più che trentenne. Che lavori come camionista e viva con la moglie a Bradford ».
Sutcliffe venne arrestato ai primi di gennaio del 1981. Le mie ipotesi si rivelarono corrette fin nei dettagli. Se la polizia mi avesse consentito di accedere ai suoi archivi e avesse collaborato pienamente con me, Sutcliffe sarebbe stato preso nel giugno del 1980. Due donne sarebbero ancora vive. Altre due sarebbero state- risparmiate dalla furia dell'assassino. Non ho alcun dubbio che l'uomo che attualmente terrorizza Firenze possa essere catturato. Dico, anzi, che lo si sarebbe già dovuto catturare da tempo. Ha chiaramente commesso molti errori che avrebbero potuto essergli fatali. Tuttavia, mentre scrivo, egli è ancora libero di uccidere nuovamente. Nutro un profondo, duraturo affetto per l'Italia e la sua gente. Vorrei ricambiare in piccola parte i numerosi favori ricevuti mentre indagavo sull'assassinio di Papa Giovanni Paolo I. Se le autorità di governo e di polizia sono disposte a collaborare in pieno con me, sono pronto a venire a Firenze per indagare su questa serie di delitti impuniti che tormentano quella bella città fin dal 1968. Mi impegno a proseguire le indagini fino a quando quest'uomo, che i mass media italiani definiscono « il Mostrò », non sarà stato catturato."

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