lunedì 8 marzo 2010

Piero Luigi Vigna - Intervista su La Nazione - 14 settembre 1983

Il 14 settembre 1983, il quotidiano La Nazione, pubblicò l'intervista al Dottor Piero Luigi Vigna che segue.
Quest'ultimo oomicidio (9 Settembre 1983 - Rusch Uwe Jens e Horst Meyer) potrebbe essere una copertura?
Le ipotesi non si fanno.
Dottor Vigna, Vinci non è il mostro, è ormai tristemente dimostrato. Uscirà dal carcere?
Nessuno ha mai detto che Vinci è il mostro. E' accusato soltanto del delitto del 1968. Se per gli altri omicidi ci fossero indizi sufficienti è evidente che ci sarebbe un mandato di cattura e non semplici comunicazioni giudiziarie.
Ma dopo il delitto avvenuto nel giugno dello scorso anno che indagini sono state fatte?
Allora la procura della Repubblica richiese agli organi di polizia giudiziaria una serie di accertamenti incrociati per arrivare all'identificazione dell'assassino. L'inchiesta fu poi formalizzata e l'esito dovrebbe esser stato riferito al giudice istruttore.
E adesso cosa state facendo?
E' inutile ripetere le indagini che sono state già fatte. Cerchiamo di completare certi settori del quadro che abbiamo già. La pista è sempre la stessa.
Questa volta sono stati uccisi due ragazzi. Il mostro può aver sbagliato?
E' possibile un errore. Uno dei giovani poteva essere scambiato per una donna.
C'è qualcuno che conosce l'assassino?
Se qualcuno sa sarebbe l'ora che parlasse e qualcuno che è a conoscenza di particolari su questi delitti c'è sicuramente. Non credo che l'assassino sia un'eremita che vive da solo. Se è un familiare non capisco come può vivere tenendosi tutto dentro. Potrebbe essere qualcuno che si sente legato dal segreto professionale, come ad esempio un medico, ma in questo caso... Non è obbligatorio che si presenti in procura ci sono tanti modi per fare sapere le cose. Non è possibile che non ci sia qualcuno che sa.
Rif.1 - La Nazione - 14 settembre 1983 pag.5

0 commenti: